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34° Rapporto Uil sulla cassa integrazione

14 novembre 2011 • News

LEGGERO CALO RISPETTO A SETTEMBRE MA PREOCCUPA L’IMPENNATA DELLA CASSA STRAORDINARIA

ALLARME IN EDILIZIA E NELL’ARTIGIANATO QUASI 500.000 I LAVORATORI COINVOLTI

Il 34° Rapporto UIL sulla cassa integrazione analizza i dati del mese di ottobre e sottolinea come, a due mesi dalla fine del terzo anno di crisi, le ore richieste di questo ammortizzatore sociale, da parte delle imprese, si mantengano ancora su valori sostenuti (80,2 milioni di ore) e coinvolgano 472 mila lavoratori.

Dalla nota diffusa dalla Uil emerge che tra i dati più significativi del mese appena trascorso vi è l’aumento, sempre sul mese precedente, che ha riguardato il Centro Italia (+11,9%) a livello di macro area, mentre a livello regionale la percentuale di aumento è consistente in Valle d’Aosta (+100,3%), nel Friuli V.G. (+64,9%) e in Toscana (+54,8%); a livello provinciale spiccano Reggio Calabria con un incremento del 517,1%, e Rieti con un +515,2%.

Dallo studio si evince che, in numeri assoluti, con oltre 17 milioni di ore autorizzate, è la Lombardia la regione più “cassaintegrata”, mentre è Torino l’area territoriale più colpita, con 5,6 milioni di ore. Inoltre tra i settori produttivi si evidenzia come, ad ottobre, l’industria continui ad assorbire il maggior quantitativo di richieste (55 milioni di ore), seguita dal commercio (9,9 milioni), dall’edilizia (7,8 milioni) e dall’artigianato (7,4 milioni). Rispetto al mese precedente crescono le ore autorizzate in questi 2 settori : nell’artigianato del 13,2% e nell’edilizia del 9,6%, dato questo che conferma la gravissima crisi del settore.

Dall’analisi specifica dello studio UIL sulle richieste di cassa integrazione in deroga, si può notare ancora un forte utilizzo da parte delle aziende, che segnala come sulle piccole imprese, anche dei servizi, la crisi continui a mordere. Nel mese di ottobre, infatti, le ore autorizzate sono state 26,2 milioni e ciò corrisponde ad un coinvolgimento di 155 mila lavoratori. Colpiscono, inoltre, il dato della Sardegna (+ 86,3%) e l’aumento dell’utilizzo di cig in deroga in ben 43 Province, tra le quali spicca la provincia di Piacenza (+929,9%).

Se si fotografa in maniera più ampia l’andamento della Cassa Integrazione si nota come, nei primi 10 mesi del 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010, questo importante strumento di sostegno al reddito abbia subito una flessione del 20,9% (passando dal miliardo di ore richieste nel 2010, agli 812 milioni di ore del 2011) mantenendosi, però, su livelli da crisi piena.

487 milioni di ore di cassa integrazione sono state richieste dalle imprese del Nord, 189 milioni da quelle del Centro e 136 milioni dalle aziende del Mezzogiorno.

‘Essendo l’utilizzo della cassa integrazione un termometro per misurare la febbre che, ormai da 3 anni, sta colpendo il nostro sistema economico e produttivo, sarebbe riduttivo – sottolinea Guglielmo Loy – soffermarsi solo sulle pur necessarie strumentazioni di difesa del reddito dei lavoratori colpiti dalle crisi aziendali. Il tema principale è, senza dubbio, quello della crescita e della ripresa: sostegno alle imprese, all’innovazione ma, soprattutto, rispresa del consumo. Ecco la strada maestra –conclude Guglielmo Loy – per dare speranze alle persone più colpite dalla crisi: meno tasse per i lavoratori dipendenti e i pensionati, riduzione degli sprechi per dirottare risorse verso chi investe e per incentivare nuova occupazione.’

Nota integrale sul sito Uil

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