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17° Rapporto Uil sulla Cassa Integrazione

14 giugno 2010 • News

Diffusa la sintesi del 17° Rapporto della Uil sull’andamento della Cassa Integrazione nel mese di maggio 2010. 116 milioni le ore di cassa integrazione richieste e autorizzate in questo mese, cifre che pongono  il mese di maggio al secondo posto da quando la crisi si è fatta sentire. Significa – si legge nella nota della Uil – che sono coinvolti, in situazioni di crisi aziendali, oltre 680 mila lavoratrici e lavoratori.

“Il mese di maggio – sottolinea Guglielmo Loy, Segretario confederale UIL – si caratterizza, come i mesi precedenti, per la crescita costante delle richieste di cassa integrazione in deroga segnalando come sia il sistema delle piccole imprese anche di settori non industriali, ad essere il più in difficoltà”. Garantire da subito che vi sia la copertura finanziaria di questo strumento anche per il 2011 è drammaticamente necessario – continua il sindacalista – così come definire un efficiente sistema di monitoraggio sull’uso reale della stessa cassa in deroga. La collaborazione virtuosa tra Governo e Regioni è sempre più necessaria anche in presenza di una riduzione dei trasferimenti agli Enti Locali che rischia, se non qualificata, di far venire meno risorse per gli ammortizzatori sociali”.

Nell’analizzare il dato emerge, dallo studio della UIL, che a Maggio è il Nord l’area che più è sottoposta ai processi di ristrutturazione, con picchi allarmanti di crescita nelle Province di Bolzano ed Asti. Cala complessivamente al Sud con l’eccezione di Matera, Enna e Reggio Calabria, dove la crescita è, invece, rilevantissima.

Il Rapporto della Uil ha voluto, anche per il mese di Maggio 2010, stimare quanto pesa, sul tessuto occupazionale del lavoro dipendente, il dato dei lavoratori di imprese che hanno avuto l’autorizzazione di cassa integrazione ed emerge che, rispetto ad un dato nazionale del 4%, vi sono Regioni con percentuali socialmente molto preoccupanti come il Piemonte (8,9%) e l’ Umbria (8,5%) e Province dove sono in Cassa integrazione oltre 11 lavoratori ogni 100 dipendenti come nel caso di Teramo e Torino. Rimangono comunque, Torino (13 milioni di ore), Milano (7,9 milioni), Brescia (5,8 milioni) e Varese (5 milioni) le Province più cassaintegrate per numero di ore assoluto.

 “Su tali dati occorre riflettere, perché segnalano che oggi, ancor più di ieri – prosegue Guglielmo Loy – vanno messi in campo strumenti finanziari, ma anche politiche attive per far si che il maggior numero di persone sia accompagnato al rientro attivo in azienda o verso nuove attività produttive.”

Il sindacato ha condiviso e orientato sia l’Accordo Stato-Regioni dello scorso anno sulla cassa in deroga, sia le Linee guida sulla Formazione di febbraio, ma il tempo sta – sottolinea la Uil – passando e bisogna rendere operative tutte le strumentazioni individuate e prorogare, normativamente e finanziariamente, almeno per tutto il 2011, la cassa integrazione in deroga. Va inoltre evitato, il rallentamento dell’uscita dal lavoro verso il pensionamento di migliaia di persone che vivono con il sussidio di mobilità. A tal fine la UIL – conclude Loy – ha già chiesto di modificare queste parti della Manovra per dare certezze a persone già in difficoltà.”

Vai alla versione integrale del 17° Rapporto sul sito Uil

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