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15° Rapporto UIL sulla Cassa Integrazione

16 aprile 2010 • News

"I dati sulla cassa integrazione del mese di marzo confermano come la timida ripresa economica non produca effetti positivi sull’occupazione. Infatti questo mese, con oltre 122,5 milioni di ore complessivamente autorizzate, fa registrare il picco più alto da quando è iniziata la crisi economica". E’ quanto evidenzia Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil, spiegando i dati del 15mo rapporto sulla cassa integrazione di marzo. "Per ritrovare valori simili -dice Loy- occorre ritornare indietro nella notte dei tempi. A marzo 2010, 4 lavoratori attivi su 100 (pubblici e privati) sono stati messi in cassa integrazione, con punte del 18% in Friuli Venezia Giulia".

Secono lo studio della Uil, è del 29% l’aumento rispetto a febbraio 2010 e del 106,8% se paragonato al mese di marzo dello scorso anno, peraltro a crisi già in corso. In poche parole, oltre 721 mila lavoratrici e lavoratori, in questo mese, sono in Cassa e percepiscono un reddito di poco superiore agli 800 euro.In dettaglio, con 42,7 milioni di ore, la cassa integrazione ordinaria aumenta del 14,3%, rispetto al mese precedente e dello 0,6% rispetto allo stesso mese del 2009, mentre c’ è un vero e proprio ‘boom’ della cassa integrazione straordinaria e della cassa in deroga che, insieme, con oltre 79,8 milioni di ore, aumentano del 38,5% rispetto al mese precedente e del 376,1% rispetto a marzo 2009.

"Quest’ultima gestione assorbe i due terzi del totale delle richieste di cassa integrazione, commenta Guglielmo Loy- e l’alto numero segnala, con tutta evidenza, come molte aziende abbiano ormai terminato il periodo di cassa ordinaria e attingano a piene mani dalle altre due gestioni (straordinaria e deroga)".

Nello specifico la cassa integrazione in deroga, con 27,2 milioni di ore autorizzate, aumenta del 38,8% rispetto al mese precedente ed incide per il 22,2% sul totale complessivo delle ore autorizzate e per il 34,1% sulla gestione straordinaria. Dato che deve far riflettere è quello della cassa integrazione che aumenta del 35% nel Centro Sud, a fronte del 26,6% del Nord; drammatico, inoltre, il dato del Mezzogiorno, che aumenta del 38,2% rispetto al mese precedente con quasi 10 punti percentuali sopra la media nazionale (+29%).

"Crediamo – conclude Guglielmo Loy – che non è più rinviabile la riforma complessiva dell’intero sistema degli ammortizzatori, anche alla luce della recentissima bocciatura, da parte della Ragioneria dello Stato e della Commissione Lavoro della Camera, dell’allungamento del periodo di cassa integrazione ordinaria per mancanza di copertura finanziaria".

La sintesi della Rapporto sul sito UIL

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