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Vertenza Sacci

19 marzo 2015 • cemento, News

CEMENTO – VERTENZA SACCI SPA

FABRIZIO PASCUCCI (SEGRETARIO NAZIONALE FENEAUIL):

“Le concentrazioni creano esuberi.”

Fabrizio Pascucci Segretario Nazionale FENEALUIL responsabile per il settore cemento interviene sulla vertenza dell’azienda Sacci e fa sapere che la Buzzi Unicem, uno dei più grandi gruppi italiani del settore, ha presentato agli azionisti di controllo un’offerta vincolante per l’acquisizione del 99,5% del capitale di Sacci SpA. L’offerta prevede l’acquisto del 99,5% di SACCI ed il contestuale risanamento di tutta l’esposizione debitoria conseguente al precedente accordo di ristrutturazione.

Sta procedendo a ritmi serrati il processo di concentrazione delle aziende che producono cemento sia sul piano del mercato italiano che europeo, e questa acquisizione ne è un esempio. La crisi delle costruzioni ha fortemente inciso sui settori collegati e dunque sulla produzione del cemento, provocando una contrazione di oltre il 50% dal 2008 a oggi” spiega Pascucci. “Molte aziende stanno chiudendo e conseguentemente centinaia di lavoratori hanno già perso il loro posto di lavoro, mentre altri rischiano di perderlo. Le concentrazioni creano esuberi e le acquisizioni, purtroppo, non risolvono i problemi di aziende come la Sacci che ha già annunciato, infatti, la chiusura di due stabilimenti, uno a Pescara e l’altro in provincia di Macerata.”

Pascucci fa sapere che la SACCI è uno tra i principali operatori del settore cemento in Italia, attivo nelle regioni centrali e settentrionali del paese, con una quota del mercato domestico stimata in circa il 6%. Essa detiene partecipazioni di collegamento in Cementerie Aldo Barbetti SpA (Gubbio, PG) ed in Cementeria Costantinopoli Srl (Barile, PZ).

Gli ultimi dati del 2013 – conclude il segretario – continuano a registrare un calo sia nella produzione del cemento (-12%) che nei consumi (-15%), a fronte di un continuo aumento del  peso dell’export, arrivando a rappresentare il 10% del totale del prodotto. Viste le aspettative negative anche per quest’anno, con un rallentamento della caduta che dovrebbe attestarsi intono all’8%, continuiamo a sperare in una rapida ripresa degli investimenti nel settore costruzioni che resta il principale volano per il rilancio economico ed occupazionale di tutto il Paese.”

 

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