1 luglio 2024 • Edilizia, News salute e sicurezza
DICHIARAZIONE DELLA SEGRETARIA CONFEDERALE UIL, IVANA VERONESE, E DEL SEGRETARIO NAZIONALE FENEAL UIL, STEFANO COSTA
Ancora nessun intervento per tutelare la salute dei lavoratori dall’emergenza calore. Servono un impegno concreto e urgente a livello nazionale e ammortizzatori sociali automatici
«Come era prevedibile, il grande caldo è tornato anche quest’anno e ancora non è stato varato alcun provvedimento strutturale da parte del Governo per ridurre i disagi di lavoratrici e lavoratori». È quanto hanno dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese, e il segretario nazionale della categoria delle costruzioni FenealUil, Stefano Costa.
«Abbiamo proposto un ‘Decreto Grande Caldo’ per affrontare la situazione in maniera organica e omogenea su tutto il territorio nazionale, ma – hanno sottolineato Veronese e Costa – ad oggi non c’è traccia di alcun provvedimento, probabilmente anche per la contrarietà delle associazioni datoriali, che hanno bocciato la proposta di un protocollo durante l’ultima riunione dello scorso 20 giugno al Ministero del Lavoro. Per chi lavora nel settore delle costruzioni e del lapideo – hanno precisato i due sindacalisti – la situazione può avere riscontri drammatici, anche per quanto riguarda le malattie professionali. Non bastano provvedimenti di singole Regioni o Province ma serve un impegno concreto e urgente a livello nazionale da parte del Ministero del Lavoro.»
“Oltre alla rapida sottoscrizione di un Protocollo nazionale e all’apertura di Tavoli settoriali che coinvolgano anche gli enti bilaterali dell’edilizia, Uil e Feneal chiedono che vengano attivati, in automatico, ammortizzatori sociali ‘extra contatore’ e senza l’applicazione della contribuzione addizionale eventualmente dovuta, con procedure snelle e una documentazione richiesta minima, quando – hanno concluso Veronese e Costa – non sia possibile modificare i turni o l’organizzazione del lavoro durante le ore più calde”.
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