Trentennale CNCE
La Commissione Nazionale Paritetica per le Casse Edili ha celebrato oggi a Roma il Trentennale dalla sua fondazione con una tavola rotonda alla quale sono intervenuti tutti i principali attori del mondo dell’edilizia: sindacati dei costruttori e dei lavoratori, il Governo), rappresentanti del mondo accademico, dell’industria e della cooperazione.
È stata l’occasione per tirare le somme dell’attività delle Casse Edili nel nostro Paese: in 90 anni si è sviluppato un sistema capillarmente radicato sul territorio, in cui sono impegnate oltre 3mila persone che gestiscono ogni anno con scrupolosa trasparenza 2 miliardi di euro di contributi versato dalle 160mila imprese iscritte.
A loro è stata anche affidata la responsabilità di più della metà dei 4 milioni di Durc (Documento unico di regolarità contributiva) rilasciati negli ultimi 3 anni, grazie ai quali sono stati raggiunti importanti risultati in termini di emersione del lavoro nero in edilizia.
Nel suo intervento, Giuseppe Moretti, Segretario Generale Feneal-Uil, ha espresso le forti preoccupazioni per la crisi economica che si fa sempre più sentire anche nel settore delle costruzioni, dichiarando:" “La crisi non è solo crisi dell’auto: temiamo che le nostre preoccupazioni per il settore edile siano destinate a crescere già in primavera. Il nostro Osservatorio Feneal-Uil ha previsto circa 200 mila posti a rischio ma è un dato che può crescere e, purtroppo, in fretta a causa della fase di rallentamento nella quale sta precipitando il mercato immobiliare. Chiediamo al Governo con forza un’accelerazione delle procedure di avviamento dei lavori per le grandi opere perché non si crei un buco pesante, in termini occupazionali, tra i cantieri ormai chiusi e quelli che, invece, non si aprono dando vita ai nuovi progetti. In allegato il comunicato stampa della CNCE. (Roma 29-01-09 – Ufficio Stampa Feneal-Uil) Servono scelte coraggiose nelle politiche del lavoro, con sostegni alla disoccupazione ed investimenti veri e rapidi nell’edilizia e nelle opere pubbliche.”
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