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Da oggi sono in sciopero i lavoratori della Tecnis impegnati nel cantiere dell’anello ferroviario di Palermo

19 febbraio 2016 • News Territoriali

Sciopero Tecnis, si ferma cantiere anello ferroviario

PALERMO – Da oggi sono in sciopero i lavoratori della Tecnis impegnati nel cantiere dell’anello ferroviario
di Palermo, dopo la decisione di ieri del Cda dell’azienda di ritirare il piano di ristrutturazione del debito.
«Siamo estremamente preoccupati per l’evoluzione di questa vicenda – commentano Ignazio Baudo,
segretario generale FenealUil Palermo, Antonino Cirivello, segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani
e Francesco Piastra segretario generale Fillea Cgil Palermo – che rischia di mettere in serio pericolo il
destino di diversi lavoratori e il completamento di un’opera essenziale per la città. A oggi tardano ad
arrivare gli stipendi degli operai e l’incertezza che pesa sulla Tecnis, aggrava ulteriormente lo stato di
bisogno». I sindacalisti stamattina hanno chiesto formalmente un incontro al prefetto di Palermo, Antonella
De Miro, al vicesindaco Emilio Arcuri e alla stazione appaltante Rfi. «Ribadiamo intanto la necessità di
erogare subito i salari pregressi – continuano – e di adottare subito una soluzione che sia anche quella, già
ipotizzata, di bypassare i lavori all’azienda arrivata seconda nella graduatoria di aggiudicazione dell’appalto.
La mancata realizzazione dell’anello ferroviario, causerebbe disagi immani ai cittadini, con strade chiuse e
sventrate a fronte di un’opera incompiuta». Le tre sigle sindacali annunciano che la mobilitazione e lo stato
di agitazione continueranno in attesa di fatti concreti.

170216

Tecnis ritira ristrutturazione debito ‘Si aggrava posizione lavoratori’

Il cda della Tecnis ha deliberato il ritiro del Piano di ristrutturazione del debito che era in attesa di omologa,
riservandosi di presentare una nuova proposta entro 15 giorni dal ritiro.
La notizia ha ulteriormente aggravato la posizione dei lavoratori e posto ancor di più a rischio i cantieri; è
già stato fissato un appuntamento di protesta sindacale: domani giovedì 18 febbraio, a partire dalle ore 9,
tutti i lavoratori in sciopero della Tecnis si raduneranno di fronte la Prefettura di Catania con Fillea Cgil,
Filca Cisl e Feneal Uil, per manifestare e chiedere di essere incontrati dal Prefetto.

Il sindacato chiede l’esercizio senza restrizioni dei poteri di surroga. Questo permetterebbe agli
enti appaltanti di anticipare le somme necessarie a saldare quanto dovuto ai dipendenti.
Nella giornata di ieri i lavoratori hanno continuato lo sciopero; tre le proteste stamattina per i dipendenti
Tecnis e le aziende collegate.
I sit in si sono tenuti nel cantiere Metropolitana di via Milo (nei pressi del vecchio ospedale Tomaselli) e nel
cantiere dell’ospedale San Marco a San Giorgio, viale Bummacaro e i lavoratori del cantiere Nord – Sud
Enna Mistretta hanno protestato presso la sede Tecnis di via Almirante 23.

«Per i lavoratori della Tecnis, il danno e la beffa. Oltre ai ritardi nei pagamenti degli stipendi e alle
incognite sul futuro occupazionale, devono fare i conti con la mancanza di coperture della cassa
integrazione. Un pericoloso svuotamento degli ammortizzatori sociali, avviato dal governo Renzi, che Uil e
Feneal denunciano ormai da tempo». Lo hanno affermato i segretari generali di Uil e Feneal Catania,
Fortunato Parisi e Francesco De Martino, ribadendo «pieno sostegno ai lavoratori Tecnis in sciopero per i
mancati pagamenti degli stipendi e gli omessi versamenti in Cassa edile». «Chiediamo ai parlamentari
catanesi», hanno proseguito Parisi e De Martino, «una decisa presa di posizione in difesa dei tanti
lavoratori, non solo quelli della Tecnis, che oggi rischiano un salto nel buio se saranno confermate le
politiche del governo in materia di ammortizzatori sociali, ribadite anche con il recente decreto mille
proroghe».

Vibrata protesta anche da parte del sindaco di Catania, Enzo Bianco, che ha chiesto «che
vengano messe in atto tutte le procedure utili a sbloccare i pagamenti per i dipendenti dell’azienda di
costruzioni che stanno lavorando alla realizzazione della sotterranea catanese». Il sindaco di Catania Enzo
Bianco ha sentito il commissario della Ferrovia circumetnea, Virginio Di Giambattista, e il commissario per
la gestione straordinaria della Tecnis Spa, Saverio Ruperto, e ha chiesto loro che vengano messe in atto
tutte le procedure utili a sbloccare i pagamenti per i dipendenti dell’azienda di costruzioni che stanno
lavorando alla realizzazione della metropolitana catanese. «Le soluzioni ci sono», ha affermato Bianco, «e
dobbiamo lavorare tutti insieme, spingendo sull’acceleratore per far sì che quest’opera così importante per
la nostra città venga realizzata nel più breve tempo possibile».

LA RASSEGNA STAMPA AL 18.02.16

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