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Superare crisi tra diritti e competitività

7 febbraio 2013 • News

L’Expo non solo come occasione di ripresa ma anche modello di edilizia sostenibile e di qualità.

IL DOCUMENTO DELLA FeNEAL UIL DI MILANO.

 

L’Expo 2015 dovrà essere un’occasione per la ripresa del settore ma anche per il rilancio di un’edilizia sostenibile e di qualità.” E’ quanto sostiene il segretario generale della Feneal Uil Massimo Trinci che insieme con Enrico Vizza, segretario Feneal Milano, illustra le proposte contenute in un documento per la crescita e lo sviluppo del settore costruzioni diffuso dall’organizzazione. “A partire dalla Lombardia – dichiara Trinci – si deve lavorare intensamente a favore della legalità contro il lavoro nero, il subappalto al massimo ribasso, il falso lavoro autonomo e tutte quelle forme di irregolarità e di elusione contributiva che aggravano la crisi nel settore, destrutturando un sistema già complesso e fragile. “Innanzitutto – aggiunge Vizza – mai abbassare la guardia su sicurezza e legalità, combattendo chi utilizza il settore edile come copertura per illegalità e malaffare, isolando e annientando le infiltrazioni mafiose che molto spesso si annidano fra le maglie della lunga catena degli appalti.”

Valorizzare le maestranze, la formazione, la sicurezza e la qualità ambientale. Recuperare patrimonio dismesso e sottoutilizzato sono tra le proposte che il sindacato sostiene da tempo per rilanciare il settore congestionato dalla crisi e dalla destrutturazione del lavoro.

“Il settore rischia la paralisi. A livello nazionale – ricorda Massimo Trinci tra il 2008 e il 2012 360.000 addetti hanno perso il lavoro, oltre 500.000 se si considerano tutti gli altri settori collegati. L’Edilizia è da sempre un settore di traino per l’economia ed è da quando è iniziata la crisi che sollecitiamo il governo ad intervenire in maniera mirata e prioritaria per rilanciare il settore e con esso l’intera economia italiana. Come lo abbiamo detto. Prima di tutto sbloccando il patto stabilità e pagando le imprese, e poi puntando su recupero, manutenzione e difesa del territorio, tutela e promozione del patrimonio storico – artistico, grandi infrastrutture di cui il Paese ha estremamente bisogno per crescere.”

Per Enrico Vizza: “Occorre promuovere momenti di confronto attraverso la costituzione di tavoli con la Regione Lombardia che mettano al centro la casa, la riqualificazione del patrimonio abitativo, l’efficienza dei quartieri nelle città sotto il profilo energetico e ambientale dando, ad esempio, attuazione al Piano Casa approvato in Lombardia nel 2009. Va incoraggiata l’edilizia – continua il sindacalista – attraverso la manutenzione e la riqualificazione delle abitazioni e degli Immobili ed affrontando la questione dell’invenduto, magari valutando una sua eventuale destinazione d’uso per l’Edilizia Sociale. Ma tutto questo continuando ad impegnarci nella lotta contro l’illegalità e le infiltrazioni mafiose, che con la crisi si sono intensificate andando ad intaccare un sistema già complesso e fragile di diritti.”

CRISI EDILIZIA

DATI NAZIONALI

– Periodo 2008 – 2012 -360mila addetti in edilizia, oltre 500mila in tutto l’indotto

SISTEMA MILANO

– Periodo 2007 – 2008: c.a. 60.000 Lavoratori iscritti alla Cassa Edile

– Periodo: 2011 – 2012  -15.000 lavoratori iscritti alla Cassa Edile

– Periodo 2008 – 2012 c.a.- 2.000 imprese 

 

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