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“Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuol bene”

30 agosto 2010 • News

Il 24 agosto 2010 è stata presentata in anteprima  al meeting di Rimini l’iniziativa "Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuole bene". Una campagna del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica rivolgendosi  ai lavoratori e alle aziende, con un focus specifico sui settori più a rischio: edilizia, agricoltura e trasporti".

La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori rappresenta una assoluta priorità per l’Italia che, secondo le indicazioni dell’UE, ha l’obiettivo di ridurre del 25% gli infortuni sul lavoro entro il 2012 – spiega una nota del ministero -. Un traguardo piuttosto ambizioso ma di grande importanza, non solo in relazione ai costi che il fenomeno infortunistico produce (oltre 45 miliardi di euro all’anno nel 2005 secondo i dati INAIL, pari al 3,21% del PIL), ma principalmente per l’attenzione dedicata alla dimensione sociale e umana del problema".

L’obiettivo della campagna, così come previsto nel D.Lgs. 81/2008, anche noto come Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro,  è “promuovere un processo collettivo di sensibilizzazione e responsabilizzazione, in cui ogni cittadino possa assumere un ruolo attivo. Solo un vero e proprio cambiamento culturale, infatti, è in grado di contrastare con efficacia il fenomeno degli infortuni sul lavoro che ha ripercussioni umane e sociali incalcolabili, in quanto si riferisce alla salute e alla vita dei lavoratori.”

Per ulteriori informazioni visita le pagine dedicate alla campagna nell’area specifica del sito del Ministero da cui è possibile accedere alle informazioni relative ai temi chiave della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro, alle iniziative e alle attività in corso, agli ambiti di intervento istituzionali, alla normativa di riferimento e ai quesiti posti sulle sue modalità di applicazione. La campagna realizzata dall’agenzia Acciari Consulting, si svolgerà da agosto 2010 a maggio 2011 e si svilupperà in tre fasi. Il progetto prevede non solo l’utilizzo dei mezzi classici della comunicazione pubblicitaria, televisione, stampa, radio, internet, cinema e affissioni, ma anche la programmazione di interventi sul territorio rivolti in particolare ai giovani.

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