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SGC al MADE expo

5 ottobre 2011 • News

MADE expo STATI GENERALI DELLE COSTRUZIONI

Milano, 5 ottobre 2011

Fiera Milano Rho, Centro Congressi – Auditorium Stella Polare

IL CONTRIBUTO DELLE COSTRUZIONI ALL’USCITA DALLA CRISI

Un “Patto” con amministratori locali e regionali, un’alleanza operativa basata su tre proposte per rilanciare lo sviluppo, nel segno del rigore dei conti e con l’obiettivo di riavviare l’economia attraverso il volano delle costruzioni. Questo è il tema al centro dell’incontro che si è appena concluso alla fiera MADE expo di Milano tra gli Stati Generali delle Costruzioni ed i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e dell’Anci, con l’obiettivo di costruire una iniziativa comune volta a sollecitare l’assunzione di misure efficaci ed urgenti per la crescita, assenti nella recente manovra di stabilizzazione finanziaria e senza le  quali si rischia di peggiorare la condizione di grave crisi del paese.

 

Convinti che le costruzioni possano essere un fattore strategico per rilanciare l’ economia e fungere da volano per un nuovo sviluppo,  consapevoli della necessità che la crisi vada affrontata con interventi concreti e non con i provvedimenti – annuncio che hanno segnato gli ultimi tre anni, gli Stati Generali delle Costruzioni si sono rivolti dunque a chi governa i territori per costruire una proposta comune articolata sulle direttrici della riqualificazione urbana, della crescita, della qualità del lavoro e dell’impresa.

La prima proposta degli Stati Generali punta su una visione strategica, una cultura sistemica della trasformazione e riqualificazione urbana in chiave sostenibile che guardi al medio–lungo termine, stimolando gli investimenti, selezionando le imprese, sostenendo l’acquisto da parte di soggetti deboli e favorendo la crescita di un mercato degli affitti non speculativo. Gli Stati Generali chiedono inoltre di favorire la crescita attraverso gli investimenti e creando occupazione, introducendo da subito un metodo sistematico di valutazione della spesa pubblica che consenta di liberare risorse. Necessario quindi rendere operativo il “Piano delle opere prioritarie”, rendere disponibili i 3,4 miliardi di euro previsti per opere medio–piccole e accelerare quella parte del “Piano Sud” relativa a piccole opere nell’ambito della riprogrammazione dei Fondi FAS per 7,4 miliardi di euro. Nel settore delle opere pubbliche occorre percorrere la strada della maggiore efficienza, regolarità e trasparenza degli appalti pubblici e rompere il meccanismo dei mercati protetti favorendo un processo di liberalizzazione. Infine gli Stati Generali propongono di incentivare la produttività delle imprese intervenendo sulla loro strutturazione, sulla loro crescita e capitalizzazione con idonee misure legislative e fiscali, rafforzare i processi di qualificazione delle imprese e ridurre il costo del lavoro introducendo un più adeguato sistema di decontribuzione e detassazione, combattere la precarietà e favorire la stabilità occupazionale, la qualità del lavoro e la formazione professionale, contrastare l’irregolarità e l’illegalità.

Il Segretario Nazionale FeNEAL UIL Emilio Correale è intervenuto alla tavola rotonda tra i Rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori, le Associazioni Imprenditoriali e le Associazioni delle Regioni e degli Enti Locali dichiarando che ‘se questo immobilismo proseguirà, anche il 2012 sarà inesorabilmente un altro duro anno di recessione. Ecco perché non abbiamo tempo da perdere  ha aggiunto il segretario –  servono risorse vere, impegni credibili, progetti seri che vadano oltre l’emergenza. La politica, il Governo non possono continuare a vivere solo sull’oggi e sarebbe da irresponsabili pensare che, una volta messi in sicurezza i conti, questo Paese sia salvo.’

Per Correale ciò che manca è lo sviluppo che non può che partire dall’edilizia ‘vero motore per tornare alla crescita e ricreare occupazione.In questa fase, secondo il sindacato, diventa quanto mai indispensabile recuperare il meglio della stagione della concertazione. ‘La famosa fase due, che tutti identificano come quella dello sviluppo, può nascere solo attraverso un confronto fra istituzioni e parti sociali immediato,ha spiegato Correalecon progetti di grande respiro, con risorse certe e tempi di attuazione rapidi. Proprio per questo non si deve ignorare che il sindacato non è più disponibile a registrare tempi di attesa, capaci solamente di aggiungere degrado al Paese, chiusure di imprese e perdita di posti di lavoro e professionalità.’

Il messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Lancio adnkronos

 

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