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Scontri in Val di Susa

4 luglio 2011 • News

Antonio Correale, Segretario Generale FeNEAL UIL, esprime ‘ferma condanna alla violenza e ribadisce l’importanza di un’opera come la Tav, senza la quale l’Italia rischia di restare indietro.’

Gli assalti alla Tav non sono protesta, sono violenza allo stato puro, inaccettabile e idiota. Condividiamo le parole del Presidente della Repubblica e dei tanti che, in queste ore, hanno rimarcato la netta distinzione tra le famiglie  e i sindaci che ieri hanno sfilato per manifestare pacificamente il loro dissenso e chi, invece, ha colto l’occasione per trasformare la protesta in aperta guerriglia contro lo stato e contro coloro che stanno lì per compiere il proprio dovere.’

Queste le parole del Segretario Generale Antonio Correale che commenta gli scontri verificatisi, ieri, nel cantiere dell’Alta Velocità in Val di Susa.

‘Allo sdegno e alla ferma condanna per la violenza – continua la nota – voglio aggiungere, ancora una volta,  l’invito a riaprire il dialogo e a riconsiderare la necessità di un’opera come la Torino-Lione senza la quale l’Italia sarebbe tagliata fuori dall’Europa. Non c’è dubbio che le ragioni dei cittadini vadano ascoltate e gli incontri in questo senso ci sono stati, ora, però, bisogna procedere all’apertura del cantiere per far sì che un’opera centrale per l’Italia venga realizzata garantendo il lavoro degli operai. Una cosa è certa: non si può immaginare di condannare i cantieri e i lavoratori ad un assedio assurdo e continuo. Questa sarebbe solo un’Italia incivile, non degna di stare al passo con le grandi democrazie europee’.

Lancio Adnkronos

 

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