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Protesta sulla Sassari-Olbia

31 maggio 2018 • News Territoriali

PROTESTA LUNGO LA SASSARI-OLBIA: BASTA CON I CANTIERI LUMACA

Fonte: Nuova Sardegna 31 maggio 2018

Basta con i cantieri lumaca della nuova Sassari-Olbia, in particolare con i lotti 2 e 4. Con questo obiettivo, sindacati e amministratori comunali hanno manifestato lungo la strada distribuendo volantini con i contenuti della protesta agli automobilisti rallentati per circa un’ora. Le bandiere dei sindacati sventolano sulla Olbia-Sassari all’altezza del bivio per Oschiri. Le macchine rallentano mentre i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil distribuiscono i volantini della protesta. La strada viene bloccata per circa un’ora. Automobilisti e camionisti si mettono in coda con pazienza tibetana. In fondo la battaglia per far ripartire i cantieri sui lotti 2 e 4 riguarda anche la loro sicurezza. E la collaborazione di tutti diventa fondamentale per la riuscita della manifestazione. Con i sindacati e gli operai a rischio lavoro ci sono i sindaci di Oschiri, Berchidda, Tula e Ozieri. Le fasce tricolori sostengono il sit-in e usano toni duri contro l’Anas, la Regione e il ministero. In serata arriva l’annuncio dell’azienda delle strade. Il contratto con l’impresa grandi lavori Fincosit, sul lotto 4 è ufficialmente risolto. 11 18 giugno si comincera a fare il punto sui lavori eseguiti e quelli ancora da fare. Nessuna indicazione sui tempi dell’operazione. L’Anas sceglie la fumosa formula dei “tempi tecnici”. La rabbia dei sindaci. Le date di fine lavori saltano da una pagina all’altra delle agende. Annunci entusiasti che spesso corrono paralleli alle elezioni. La consegna dei lavori del lotto 2. 25 chilometri tra Ardara e Ozieri risale a un anno fa. Un investimento di 200 milioni di euro. Nello stesso periodo viene assegnato l’appalto del lotto 4. 9,5 chilometri tra Oschiri e Berchidda. Nel primo caso i lavori se li aggiudica la Oberosler, azienda oggi sottoposta a procedura di concordato preventivo fino a metà giugno. Nel secondo i lavori se li aggiudica l’impresa Fincosit. Il suo contratto è stato rottamato. «Di quanto sta accadendo sulla Olbia-Sassari si dicono sorpresi i sindacati, la Regione, l’Anas, il ministero – afferma il sindaco di Oschiri, Piero Sircana -. Eppure tutti sapevano che questa strada, in un anno e mezzo, non sarebbe stata pronta. Lo vedeva chiunque che qui non si stava lavorando. C’erano due escavatori e quattro operai. Questa situazione si è trascinata per troppo tempo, ma non è mai troppo tardi per riprenderla in mano. Dobbiamo chiedere insieme che la strada venga conclusa nel più breve tempo possibile. Ne va del futuro della Sardegna e nel caso dello 4 del mio comune». Il sindaco di Berchidda, Andrea Nieddu, chiede più rispetto per le comunità locali. «È grave che i sindaci del territorio apprendano dell’interruzione dei lavori a mezzo stampa – dichiara -. Occorre un coinvolgimento pieno delle municipalità e dei sindaci. Il blocco del lotto 4 rischia di avere gravi conseguenze sull’ occupazione e sulle ricadute economiche. Una situazione inaccettabile per cui Anas e ministero devono rendere conto ai sindaci e alle comunità locali». La paura dei primi cittadini è che la Olbia-Sassari diventi l’ennesima incompiuta. «La nostra presenza qui vuole servire per dare un messaggio molto chiaro – dice il sindaco di Ozieri Marco Murgia -. Vogliamo scongiurare il pericolo che questa opera rimanga incompiuta chissà per quanto tempo. Dobbiamo difendere il diritto di questa fetta di territorio ad avere strade sicure e il diritto al lavoro delle maestranze». E proprio ai lavoratori, 200 tra lavoratori diretti, fornitori e subappaltatori, è rivolto il pensiero del sindaco di Tula, Gino Satta. «Sono molto preoccupato per le maestranze che non sanno nulla del loro futuro. Ci troviamo di fronte a una situazione paradossale. Ci sono responsabilità ben precise. Vogliamo risposte altrettanto precise e chiare». Sindacati in guerra. «Si riavviino subito i lavori sul lotto 2 e 4 – afferma Marco Foddai, Feneal Uil -. Serve un intervento autorevole del governatore Francesco Pigliaru che deve pretendere dall’Anas il riavvio dei cantieri. L’opera è urgente perla sicurezza dei cittadini e l’interesse dei lavoratori». Per Giovanni Matta, Filca Cisl «l’opera è finanziata con i soldi dei sardi. Non si può subire l’offesa di infrastrutture realizzate con così grave ritardo. I lavoratori rischiano di stare a casa senza coperture sociali». Per Chicco Corveddu, Fillea Cgil, «è il problema di tutta la rete viaria sarda, Sassari- 01bia, 125, 195 e 131, già appaltate ma a rischio di effetto domino. La Regione deve pretendere dall’Anas il completamento. Ne va della sicurezza dei cittadini e del destino dei lavoratori».

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