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Massimo Trinci

3 giugno 2013 • News

EDILIZIA: FENEAL UIL, COSTRUZIONI BANCO PROVA PER CREARE LAVORO

Palermo, 31 mag. (Adnkronos/Labitalia) – "Nella giornata

nazionale di mobilitazione del settore costruzioni organizzata dai
sindacatiedili di Cgil, Cisl e Uil e che si e’ svolta oggi in tutte
le regioni d’Italia con presidi, cortei e scioperi al contrario,
Massimo Trinci, segretario generale Feneal Uil, e’ intervenuto alla
manifestazione di Palermo, che ha visto sfilare nelle strade della
citta’ piu’ di 10mila persone. Nel capoluogo siciliano, lavoratori e
imprenditori insieme ancora una volta per richiamare l’attenzione del
governo e delle Regioni su di un settore che rischia di crollare
definitivamente sotto il peso della crisi e dell’inerzia politica". E’
quanto si legge in una nota della Feneal Uil.
      Nel suo intervento, il leader degli edili Uil ha ribadito con
forza la necessita’ di far ripartire il settore: "Quello che chiediamo
non e’ solo una risposta in termini di crescita e sviluppo del lavoro
-ha precisato Trinci- ma un impegno che coinvolga le parti sociali per
sostenere e affermare un modello diverso del costruire che punti a
sostenibilita’, qualita’ e legalita’ del lavoro".

"ll settore – ha spiegato il segretario – ha bisogno di liquidita’

innanzitutto, per riprendere a crescere e rimettere in moto lavoro e
produttivita’. Per questo partire dall’edilizia, che puo’ fare da
traino allo sviluppo di tutta l’economia, significa pagare subito i
debiti contratti dallo Stato nei confronti delle aziende (90 miliardi
di cui circa 25 alla sola edilizia) e impegnarsi seriamente sul fronte
della manutenzione e riqualificazione, difesa e tutela del
territorio".

"Quest’ultima e’ una priorita’ di fronte

alla quale non si puo’ soltanto continuare a parlare ma si deve agire
e lo dico da questo palco in questa splendida citta’ che ha perso
tanto con la crisi – ha aggiunto Trinci- e che si trova in una delle
regioni in cui piu’ alto e’ il rischio sismico". Trinci ha ricordato,
a tal proposito, che la Sicilia, insieme a Campania e Calabria, e’ tra
le aree di maggiore rischio sismico con quasi 5.000 scuole e 400
ospedali a rischio che necessitano di essere ristrutturati.

"Non possiamo ignorare i dati ma soprattutto le catastrofi che

ci hanno colpito, eppure si continua a costruire male. L’Istat
comunica che in Sicilia, nel quadriennio 2007-2011, su 100 edifici
costruiti circa 35 sono stati edificati senza rispettare le regole.
Non e’ solo un dovere morale recuperare il nostro patrimonio edilizio
e chiedere rispetto delle regole -ha aggiunto Trinci- ma un’occasione
per dare lavoro a migliaia di lavoratrici e lavoratori e migliorare la
qualita’ di vita di tutti noi".

Riportando alcuni dati sulla crisi delle costruzioni in Sicilia,

il segretario Feneal Uil ha concluso: "Negli ultimi tre mesi del 2013
rispetto al 2012 i lavoratori del settore sono diminuiti nella regione
del 29% (35% nella sola citta’ di Palermo) mentre le ore lavorate sono
calate del 38% (-44% a Palermo). Ristrutturare costa meno che
ricostruire, questo puo’ essere un punto di partenza e di svolta per
tutto il Paese e per il territorio siciliano". (Lab/Opr/Adnkronos) 31-MAG-13 18:00
 
 

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