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Massimo Trinci – Segretario Generale

22 febbraio 2013 • News

EDILIZIA: BERSANI INCONTRA L’ANCE

MASSIMO TRINCI, SEGRETARIO GENERALE FENEAL UIL:

“Ampia convergenza con proposte PD su sostegno al settore, ma c’è bisogno di regole e controlli.

E’ scandaloso che sia più semplice fare l’imprenditore edile che la parrucchiera.”

“Siamo d’accordo, le priorità per il settore sono: infrastrutture, messa in sicurezza del territorio, delle scuole e degli ospedali, tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, riqualificazione urbana attraverso misure immediate per lo sblocco del patto di stabilità ed il pagamento dei debiti Pa alle imprese che renderebbero disponibili circa 40miliardi.” A parlare è Massimo Trinci, Segretario Generale Feneal Uil che, a marginedell’intervento all’Ance di Pierluigi Bersani, sottolinea la convergenza con proposte del PD per il settore. “Ma per il sindacato, oltre alla crescita, si deve intervenire in edilizia per l’affermazione di un nuovo modello di lavoro edile, sostenibile e di qualità, per sbarrare la strada a irregolarità e illegalità definendo un chiaro sistema di regole a cui il sindacato lavora da tempo.”

E’ più facile fare l’imprenditore edile che la parrucchiera, – spiega Trinci – basta iscriversi alla camera di commercio senza alcuna formazione e l’edilizia paga un costo altissimo di vite umane per questo, circa 186 morti nel 2011 anno di profonda crisi, senza contare tutte le vittime non dichiarate del lavoro nero. E’ intollerabile. Non possiamo essere i soli con la nostra bilateralità a garantire sicurezza sul lavoro, servono norme e controlli per garantire lavoro qualificato e sicuro. La crisi ha destrutturato il settore rendendolo più permeabile a mafia e criminalità, lavoro nero e irregolare.

Chiediamo un impegno concreto e immediato .incalza il segretariosul terreno della salute e della sicurezza dei lavoratori, eliminando il subappalto al massimo ribasso e soprattutto regolando il fenomeno delle partite iva. 1milione e 50mila i lavoratori autonomi iscritti alle camere di commercio che per la maggior parte nascondono ‘falsi lavoratori autonomi’, molto spesso costretti ad aprirsi la partita iva per consentire al datore di pagare minori contributi. E’ un urgente provvedimento legislativo che equipari la contribuzione tra lavoratori autonomi e lavoratori dipendenti, annullando così le ragioni dell’abuso in edilizia di questo strumento contrattuale. Tutte questioni – conclude Trinci – su cui pretendiamo dal nuovo governo,. qualunque esso sia, risposte immediate e fattive per restituire lavoro di qualità all’edilizia”

 

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