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Massimo Trinci – Segretario Generale

14 febbraio 2013 • News

EDILIZIA. “Giornata della collera a Milano."

“Dopo l’incontro con Berlusconi a Roma, le imprese scendono da sole in piazza a Milano. Occorre, invece, combattere uniti, imprese e sindacati, per la ripresa del settore e per la qualità del lavoro edile. La battaglia è talmente dura che andare avanti da soli è una mossa perdente.”

“Obiettivi condivisibili quelli delle imprese edili che ieri sono scese in piazza a Milano contro la crisi che ha spazzato via 40mila imprese e 360mila posti di lavoro, ma ci chiediamo perché non protestare insieme, perché non coinvolgere le organizzazioni sindacali che quei lavoratori rappresentano?” E’ quanto ha dichiarato Massimo Trinci, Segretario Generale Feneal Uil, commentando l’iniziativa organizzata a Milano dalle imprese edili.

La crisi non sta soltanto producendo effetti devastanti in termini economici ed occupazionali– prosegue il segretario – ma sta destrutturando un settore come l’edilizia dove vediamo avanzare senza freni illegalità ed lavoro nero. Per questo occorre: sì pagare le imprese, investire in infrastrutture, recupero e ristrutturazione, difesa e manutenzione del territorio, ma non senza riaffermare l’importanza ed il rispetto delle regole per garantire lavoro sicuro e di qualità."

“L’edilizia sta lentamente e inesorabilmente sfilacciandosi- prosegue Trinci – e a questo proposito il vice presidente Ance, all’apertura della trattativa per il rinnovo del CCNL, ha dichiarato che sono 1milione e 49mila le partite iva iscritte alle camere di commercio, molte di più dei lavoratori iscritti alle casse edili ma allora ci chiediamo per chi lavorano questi falsi lavoratori autonomi?”

“E’ necessario combattere uniti contro le anomalie del settore, sindacati ed imprese, – ribadisce infine il numero uno della Feneal Uil – perché le azioni siano efficaci a far ripartire il settore nel rispetto delle regole e della sicurezza sul lavoro, premiando le imprese virtuose che applicano i contratti e valorizzano le professionalità dei lavoratori. La battaglia è talmente dura che andare avanti da soli è una mossa perdente.”

 
 
 
 
 

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