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Vertenza Holcim Italia

16 giugno 2016 • cemento, News Territoriali

Lunedì 20 giugno i lavoratori e il coordinamento RSU di Holcim incontreranno il sindaco di Merone, in corrispondenza a questo incontro le Segreterie Regionali e Territoriali di Como di Feneal Filca Fillea proclamano 8 ore di sciopero per la gionata del 20 giugno 2016 per le società Holcim Italia spa dello stabilimento di merone e della Holcim Aggregati e Calcestruzzi srl.

IL COMUNICATO DELLE SEGRETERIE LOMBARDIA

LOMBARDIA: SINDACATI, BRUTTE NOTIZIE SU TRATTATIVA HOLCIM ITALIA

Milano, 14 giu. (Labitalia) – Brutte notizie dal tavolo di trattativa
sulla vertenza Holcim Italia, come raccontano i segretari Fillea,
Filca e Feneal della Lombardia, Ivan Comotti, Armando Busnelli,
Riccardo Cutaia: “Nell’incontro la direzione di Holcim Italia ha
annunciato che, salvo quelli di manutenzione ordinaria, non è disposta
ad effettuare nessun investimento di tipo produttivo, di ricerca o di
innovazione nei prossimi anni nelle unità produttive presenti in
Italia. Di conseguenza, non è disponibile ad attivare nessun
ammortizzatore sociale per attenuare l’impatto dei 73 licenziamenti
che saranno esecutivi dal 8 agosto 2016”.

Un’impostazione, per Fillea-Filca-Feneal, inaccettabile “non solo
perché questa posizione del primo gruppo mondiale del cemento
contraddice quanto Feneal-Filca-Fillea e Federmaco hanno sottoscritto
nel recente rinnovo del Ccnl, cioè usare tutti gli ammortizzatori per
attenuare l’impatto sociale degli esuberi in questa situazione del
settore, ma è la prova che un ulteriore riduzione del perimetro
produttivo e commerciale di Holcim in Italia costituisce la vigilia
della definitiva dismissione del gruppo dal nostro paese”.

Sullo stabilimento di Ternate, unico forno in Italia, “l’azienda ha
affermato che svolgerà degli investimenti di manutenzione ordinaria
che devono essere confermati dalla casa madre di Zurigo”, dicono,
mentre per lo stabilimenti di Merone “non sono previsti interventi a
modifica dell’attuale processo produttivo e si effettueranno
investimenti in futuro solo se l’azienda riceverà proposte per vendere
parte dell’area”.

Sulla cava di Pioltello, proseguono, “e sullapossibilità di anticipare
l’entrata in vigore della normativa europea
sul divieto di conferire in discarica nessun inerte, l’azienda ha
dichiarato di essere in attesa dell’evoluzione legislativa; sulla
possibilità di istituire un partenariato pubblico-privato per la
ricerca di prodotti neutralmente energetici, l’azienda non si è resa
disponibile a investire risorse economiche”.

Di fronte a una situazione di questo genere, avvertono, “che esplicita
risposte negative a tutte le nostre proposte e che traguarda una
azienda che non investe nel futuro, abbiamo annunciato che avviamo il
percorso istituzionale con il coinvolgimento delle istituzioni, Mise,
Regione Lombardia, Prefettura di Como, sindaci di Merone e Ternate,
perché la questione non è solo di carattere sindacale ma è anche di
carattere sociale, istituzionale e politico”.

“Rinunciare al futuro e non attivare gli ammortizzatori sociali è una
scelta che legittimamente non abbiamo condiviso in passato e non la
condivideremo in futuro”, proseguono i segretari, che ricordano “senza
investimenti e senza ammortizzatori non è possibile fare nessun
accordo di gestione degli esuberi”. “Nei prossimi giorni svolgeremo le
assemblee con i lavoratori nelle quali si valuterà la risposta da dare
al gruppo Holcim Italia”, concludono.

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