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Integrativo aziendale alla Cima di Limena

11 novembre 2019 • legno, News Territoriali

Sottoscritto accordo nella azienda padovana del legno che prevede la partecipazione agli utili dei dipendenti

Nei giorni scorsi è stato sottoscritto da FenealUil Filca Cisl e Fillea Cgil l’accordo aziendale di secondo livello alla C.I.M.A. di Limena, Padova, che prevede, tra le altre cose, la partecipazione agli utili dei dipendenti. L’azienda veneta impiega circa 100 lavoratori ed opera nel settore del legno dal 1960, in particolare nella produzione di pannelli, compensati e multistrati e nella placcatura con tranciati di pregiate essenze legnose. “Siamo soddisfatti del risultato del confronto con l’azienda – dichiarano i rappresentanti sindacali Gino Gregnanin per la FenealUil, Lino Coniglio per la Filca Cisl e Rosanna Tosato per la Fillea Cgil, insieme con le Rsu in una nota stampa – perché siamo riusciti a garantire per i lavoratori risorse equivalenti, se non superiori, a una mensilità di stipendio. Ovviamente – continuano – la cifra destinata ai lavoratori dipenderà dall’utile netto realizzato dalla CI.MA., ma confidiamo che i risultati siano molto positivi. Stiamo, infatti, parlando di un’azienda che, grazie agli investimenti compiuti in questi anni, ha saputo non solo affrontare la crisi economica senza licenziamenti e senza perdere quote di mercato, ma incrementando significativamente il proprio fatturato, il merito però – aggiungono – va condiviso con i dipendenti che hanno maturato una grande professionalità e si sono sempre dimostrati lavoratori appassionati e competenti. Le relazioni sindacali sono sempre state buone e riteniamo che anche questo abbia contribuito a far crescere l’azienda.” Infine concludono “crediamo che questa sia la strada da seguire anche per le altre imprese: reinvestire una parte significativa degli utili per migliorare la qualità del processo produttivo e del prodotto, valorizzare la forza lavoro, formarla, motivarla per costruire un benessere organizzativo che aiuti a migliorare le relazioni e la qualità lavorativa. CIMA è un modello virtuoso che dimostra come il declino industriale del nostro Paese e del nostro territorio non sia ineludibile, ma che anzi esistono le competenze sia imprenditoriali che dei lavoratori da cui ripartire per tornare a crescere.”

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