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Gruppo Rdb in crisi

12 ottobre 2011 • News

SU 1000 LAVORATORI, 600 RISCHIANO IL POSTO.

I SINDACATI CHIEDONO PROPOSTE CONCRETE.

Si è svolto ieri, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro tra i sindacati di settore Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil e la Rdb, Gruppo industriale che opera nel campo dei laterizi, dei manufatti cementizi e del prefabbricato e che da diversi mesi è in forte crisi.

La FeNEAL rende noto che anche dall’incontro di ieri, come da quelli precedenti del 13 luglio e del 15 settembre, non sono scaturite risposte esaustive e di prospettiva per i 600 lavoratori del Gruppo che rischiamo il loro posto di lavoro. Inoltre il Segretario Fabrizio Pascucci, responsabile del settore per la Feneal Uil, aggiunge che ‘se persisterà l’attuale condizione di stallo, il Gruppo Rdb rischia di dissolversi nelle diatribe societarie e nell’inevitabile fallimento.’

L’azienda, infatti, ha ribadito ieri la necessità di procedere con il piano dei tagli approvato dal cda lo scorso 28 luglio, concordato con le banche creditrici, e con la conseguente procedura di legge per le aziende in fallimento. Si prevede la chiusura di 7 siti industriali degli 11 distribuiti in tutta Italia. ‘L’unica opzione ad oggi per l’aumento di capitale – fa sapere la FeNEAL – proviene dall’azienda Alias del gruppo cementizio Sacci, che ha ufficialmente proposto di acquisire la maggioranza del Gruppo Rdb con 15 milioni. Ma al momento – chiarisce Pascucci – non c’è ancora un accordo con il sistema creditizio e sarà decisivo il 14 novembre, data dell’Assemblea dei Soci, per capire che ne sarà del futuro del Gruppo.’

Nel corso della riunione Feneal Filca Fillea hanno chiesto al Ministero di convocare urgentemente e alla presenza del Sottosegretario Saglia un tavolo istituzionale che coinvolga le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, l’azienda, le banche ed il socio Alias, al fine di velocizzare e sostenere concretamente il processo di riorganizzazione della nuova proprietà per evitare il fallimento del Gruppo e giungere ad una soluzione definitiva.

Intanto, il coordinamento delle RSU nazionale ha deciso di continuare la mobilitazione per evitare la chiusura degli stabilimenti, con un presidio davanti alle società bancarie con l’obiettivo di cambiare il piano industriale concordato tra azienda e istituti bancari.

La notizia su Labitalia

 

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