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dissesto-idrogeologico

Firmato Accordo Quadro fra Governo e Sindacati

21 aprile 2015 • News

 L’ACCORDO RICONOSCE IL RUOLO DEL LAVORO PER IL CONTRASTO AL DISSESTO IDROGEOLOGICO

“È indispensabile, nel nostro Paese, una concreta e generale iniziativa nei confronti del dissesto idrogeologico che ogni anno registra ricorrenti fenomeni tragici con costi eccezionali, non solo dal punto di vista economico (3,5 mld all’anno), ma anche purtroppo in termini di sacrifici delle popolazioni e di vite umane (5.500 vittime dal 1950). Occorre, su questo piano, abbandonare la logica dell’emergenza e impostare un Piano straordinario che identifichi le priorità e coinvolga tutte le Regioni italiane attraverso specifici Accordi di Programma.” Questo il commento del Segretario Confederale UIL Paolo Carcassi  sull’accordo quadro siglato oggi fra governo, organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e categorie delle costruzioni Feneal Filca Fillea, e per la gestione dei cantieri negli interventi sul dissesto idrogeologico. “Positivo, quindi, che questa esigenza sia stata fatta propria dal Governo, ma vi è la necessità che il mondo del lavoro sia coinvolto in questa iniziativa per garantire la migliore e celere gestione di tutte le fasi di lavoro, da quelle procedurali amministrative a quelle direttamente esecutive per la realizzazione delle opere per la messa in sicurezza del territorio.”

Soddisfatto il Segretario Generale FENEALUIL Vito Panzarella che aggiunge “è fondamentale superare la logica dell’emergenza e spendere risorse nelle politiche di prevenzione, limitando i danni enormi  e, soprattutto, la perdita di vite umane che in questi anni ha registrato il nostro Paese. Il coinvolgimento delle parti sociali è assolutamente indispensabile così come apprezziamo il riconoscimento del ruolo che il lavoro ha nel contrasto al dissesto idrogeologico. Occorre mettere in sicurezza il Paese nel minor tempo possibile e per questo ci siamo resi disponibili ad accelerare i tempi di lavoro, anche lavorando su più turni, come già sta avvenendo in queste ore per l’Expo, ma sempre attenti – conclude Panzarella – alla qualità del lavoro, alla trasparenza e alla sicurezza su cui non bisogna mai abbassare la guardia.”

“L’Accordo Quadro che viene sottoscritto costituisce uno strumento importante – spiega infatti Carcassi – che riconosce il ruolo del lavoro e dei lavoratori nella decisiva fase di prevenzione e di contrasto al dissesto idrogeologico. L’informazione sulla programmazione delle opere, sul loro stato di realizzazione nelle diverse fasi, potrà consentire il coinvolgimento dei diversi territori e delle diverse categorie per rendere più concreta la difesa del territorio.” “ Si apre – dunque –  una fase positiva di collaborazione tra le realtà pubbliche, Stato e Regioni e il Sindacato per affrontare una delle criticità più rilevanti del nostro Paese.”

ACCORDO – QUADRO
Accordo quadro sulla gestione di cantieri del piano nazionale di prevenzione e contrasto dissesto idrogeologico 21.04.2015

 

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ARTICOLO ANSA
Accordo Governo-sindacati, lavoro su più turni
Firmato accordo per tempi più brevi in cantieri antiemergenza.

Lavoro su più turni, monitoraggio e cabina di regia, rispetto della legalità e della sicurezza. Questi i punti
principali dell’accordo tra Governo e sindacati per velocizzare le opere contro il dissesto idrogelogico, firmato
oggi a Palazzo Chigi dal coordinatore di ‘#Italiasicura’ Erasmo D’Angelis e il ministro dell’Ambiente Gian Luca
Galletti, e le organizzazioni sindacali confederali di Cgil, Cisl e Uil. Il documento siglato nel rispetto di quanto
previsto dalla vigente normativa sul lavoro, ”si pone l’obiettivo di contribuire positivamente a una più celere
realizzazione degli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico nel Paese. La novità più importante
introdotta è la possibilità che, laddove necessario, sia possibile prevedere l’attività dei cantieri organizzando
su più turni il lavoro degli operai per opere di particolare criticità e urgenza”.
Per Galletti si tratta di ”un gioco di squadra per chiudere i conti col passato e restituire agli italiani la certezza
di vivere in un territorio sicuro. Questo accordo è il segno evidente di quale determinazione e senso di
responsabilità siano maturati nei confronti di un’assoluta emergenza nazionale come il dissesto
idrogeologico”. D’Angelis mette in evidenza la ”piena sintonia con i sindacati per la prevenzione da frane e
alluvioni”; questo accordo ”rappresenta bene quanto è cambiato l’azione del Governo per contrastare il
rischio idrogeologico. Andiamo verso la firma di accordi locali per cantieri aperti su più turni per poter ridurre i
tempi previsti”. Insomma, osserva D’Angelis, si tratta di ”uno strumento in più nella cassetta degli attrezzi che
abbiamo a disposizione per proteggere e riparare l’Italia, e si aggiunge alle novità dello Sblocca Italia”.
Viene poi ricordato che ”oggi c’è un sistema di monitoraggio delle opere in un formato accessibile on-line a
tutti i cittadini, ed è partito il piano città metropolitane con un investimento di 1,2 miliardi per opere attese
anche da 48 anni come quelle già in cantiere da Genova a Firenze, il primo stralcio del piano nazionale che
prevede 7.152 opere pianificate in tutte le Regioni per il quale è stato definito un investimento di circa 9
miliardi nei prossimi 6 anni”.
”Speriamo che la sottoscrizione dell’accordo – ha detto Danilo Barbi della Cgil – possa segnare il primo passo
di una svolta strategica necessaria che metta la cura e la manutenzione del territorio al centro dell’agenda
politico-economica, per prevenire i danni delle frane e delle alluvioni e per creare occupazione di qualità
tutelando l’ambiente e le popolazioni”. Per Luigi Sbarra della Cisl l’augurio è che ”questo accordo dia un
contributo concreto ed efficace per la messa in sicurezza del territorio e della vita dei cittadini italiani nei tempi
più brevi possibili. È’ necessaria una strategia nazionale e di sistema”. Infine, Paolo Carcassi della Uil
osserva come l’accordo sia ”uno strumento importante che riconosce il ruolo del lavoro e dei lavoratori nella
decisiva fase di prevenzione e di contrasto al dissesto idrogeologico”. Presenti anche i segretari generali di
categoria, Walter Schiavella (Fillea-Cgil), Domenico Pesenti (Filca-Cisl), Vito Panzarella (Feneal-Uil).
Con questo accordo ”inizia una grande programmazione di opere e interventi, diverse migliaia, con tante
risorse per fare prevenzione e per pianificare” ha osservato D’Angelis, a margine della firma dell’accordo che
non esita a definire ”rivoluzionario, per la prima volta davvero c’è un lavoro comune per abbreviare i tempi di
lavoro; noi abbiamo opere che iniziano oggi e si concludono nel 2021 sulla carta. Vorremmo concluderle in
due terzi di questo tempo”. ”E’ importante un accordo di questo tipo – osserva il capo di ‘#Italiasicura’ – che
permetta poi a livello locale di far lavorare in questi cantieri su più turni: tre turni anziché un turno; magari
qualcuno sentirà qualche rumore in più di notte ma evitiamo i danni che potrebbe causare un’alluvione, una
frana. Questo è il succo dell’accordo, un lavoro comune insieme ai sindacati che poi si tradurrà anche in una
cabina di regia per risolvere tutte quelle problematiche che possono nascere in un cantiere o in un territorio.

Un lavoro a stretto gomito con i sindacati che da’ l’idea della svolta che abbiamo impresso a questo settore”.
I cantieri anti-dissesto più veloci per fare prevenzione ed evitare danni siano da esempio per la rinascita
dell’Italia che riesce a far bene quando lavora insieme, ha auspicato il ministro dell’Ambiente Gian Luca
Galletti spiegando che ”stiamo facendo un lavoro molto intenso sulla lotta al dissesto idrogeologico, questa è
l’Italia che voglio perché questo è il Paese che lavora insieme. Per troppo tempo abbiamo trascurato questi
aspetti e oggi ne paghiamo i danni”. Per questo, prosegue il ministro, ”vorrei che questo accordo diventasse
un esempio anche per altri settori”. Si tratta, spiega Galletti parlando in un’ottica di ”semplificazione”, di ”un
altro tassello che aggiungiamo alla velocizzazione delle opere. Tra qualche settimana saremo in grado di
chiudere accordi di programma con alcune Regioni”; quanto alle risorse, dice, ”ora ci sono e sono anche
cospicue”. Ma, avverte: ”Dobbiamo essere realisti, non è che il problema adesso è risolto”, però ”abbiamo
iniziato ad aggredirlo e dobbiamo continuare a mantenere questo ritmo”. ”Siamo intervenuti sulle risorse,
sulla semplificazione, e oggi con questo accordo interveniamo anche sulla velocizzazione dei cantieri, cioè
sulla rapidità dei tempi – conclude Galletti – questo accordo con i sindacati ci permettere di avere più
flessibilità nei cantieri” anti-dissesto: ”significa che sarà possibile allungare i tempi di lavoro” per finire prima
”la realizzazione delle opere”; una cosa ”molto importante perché parliamo di vite umane, e alcuni mesi
possono fare la differenza”.

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