MENU

MENU
sicurezza manifestazione sciopero

Decreto sicurezza

29 febbraio 2024 • News, News salute e sicurezza

PANZARELLA: “MOLTE PERPLESSITA’ E GRAVI MANCANZE. IL GOVERNO DEVE FARE DI PIU’”

Sono molti gli errori e le mancanze in materia di salute e sicurezza sul lavoro contenuti nel Decreto Legge sulle disposizioni urgenti finalizzate a garantire l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) approvato il 26 febbraio 2024 dal Consiglio dei Ministri sia nel merito che nelle modalità di presentazione secondo la FenealUil.

Per il Segretario Generale Vito Panzarella “è sicuramente un segnale positivo aver deciso finalmente di creare una “patente a crediti” per chi opera in edilizia, come la FenealUil chiedeva da tempo. La aspettavamo da quando era stata inserita nel Testo Unico n. 81 del 2008. Ma i contenuti e le modalità di attivazione andavano discussi con i sindacati. Dopo 15 anni di attesa, credevamo si potesse procedere ad un confronto serio e di merito su un tema che necessita di attenzione e di una valutazione attenta delle proposte che il sindacato da tempo ha elaborato. Invece c’è stato solo un breve incontro con le sigle sindacali, tra l’altro in separata sede rispetto alle parti datoriali, e in serata è stato approvato il Decreto Legge.

“Nel merito della patente a crediti – spiega il segretario – siamo molto perplessi su tante questioni che non sono state affrontate secondo noi. Come vengono considerati gli infortuni in itinere?” – si chiede Panzarella. – “Concorrono alla decurtazione dei punti? Sono previste modalità di impugnazione della decurtazione dei punti o questa avviene da subito e non è soggetta a contestazioni? E sul recupero del punteggio? Come è possibile che basti frequentare un corso di formazione, anche in presenza di infortuni mortali? Sarebbe opportuno fosse l’Inail a certificare l’avvenuto recupero, anche prevedendo percorsi ad hoc e indicazioni vincolanti per l’impresa da attuare per migliorare il proprio sistema di gestione e prevenzione, nonché coinvolgere i lavoratori della stessa in specifici percorsi formativi.”
Per la Feneal ci sono poi due gravi aspetti che non vengono minimamente citati, malattie professionali e responsabilità degli appaltatori. “Se un’azienda fa ammalare e morire i propri lavoratori ad esempio di mesotelioma, esponendoli all’amianto – si chiede ancora Panzarella -– non va incontro ad alcuna decurtazione di punteggio? Sarebbe folle eppure il decreto incredibilmente fa riferimento ai soli casi di infortunio e non alle malattie professionali, vera piaga del lavoro moderno, anche in edilizia.”

“Così come non è chiaro – commenta ancora il segretario – se l’impresa appaltatrice subisca una perdita di punti qualora un’azienda a cui ha affidato un subappalto causi infortuni e morti sul lavoro. Sarebbe paradossale che una società in subappalto, responsabile magari di cinque morti sul lavoro, non potesse più operare, mentre quella appaltante ne esca indenne. Si rischierebbe l’ennesimo scaricabarile e si incentiverebbero ancora di più i subappalti a cascata, che invece chiediamo vengano drasticamente ridotti.” Per la Feneal sarebbe opportuno prevedere un’aggravante con un taglio di punti maggiore qualora si verifichino più infortuni nello stesso incidente o nel corso dello stesso anno. “Inoltre – spiega Panzarella – non viene prevista la patente a crediti per le aziende in possesso dell’attestato di qualificazione Soa. Per queste ultime, c’è una zona franca quando sappiamo bene che le certificazioni per le qualifiche poco e nulla hanno a che fare con la sicurezza. Ed ancora commenta il segretario “nulla per difendere i contratti collettivi siglati dalle OOSS maggiormente rappresentative, anzi si introduce pericolosamente il concetto del contratto maggiormente applicato. E questo è inaccettabile riconoscendo nel fenomeno del dumping contrattuale la causa di moltissimi infortuni sul lavoro.”

Altra gravissima mancanza per il sindacato è non aver previsto alcun provvedimento per limitare l’utilizzo ingiustificato dei subappalti a cascata “utilizzati nella quasi totalità dei casi per massimizzare i profitti a scapito della qualità del lavoro e della sicurezza.” Per Panzarella discutibile è anche l’inserimento nella “lista di conformità dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro” di aziende nei confronti delle quali – a seguito di un singolo controllo – non siano state riscontrate violazioni o irregolarità. Queste ultime per dodici mesi non verrebbero più sottoposte a ulteriori verifiche nelle materie oggetto degli accertamenti.

In conclusione quindi per il sindacato delle costruzioni UIL “il Governo deve fare di più se vuole arginare davvero il dramma degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali intensificando i controlli nei cantieri e aumentando gli ispettori, che sono ancora troppo pochi.”

« »