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Decreto Cura Italia

18 marzo 2020 • cemento, Edilizia, lapidei, laterizi, legno, News

DECRETO CURA ITALIA.

PANZARELLA: “MISURE NECESSARIE CHE CI AUGURIAMO POSSANO ESSERE ADEGUATE E SUFFICIENTI.”

Il Volantino FENEALUIL che sintetizza i contenuti del decreto         

“Come prima cosa devo esprimere il mio apprezzamento per i principali provvedimenti inseriti nel maxi decreto n.18 ribattezzato “Cura Italia.” Si tratta di misure – commenta il Segretario Generale Vito Panzarella -sicuramente necessarie al potenziamento del Servizio sanitario nazionale ma soprattutto fondamentali per sostenere economicamente famiglie, lavoratori e imprese alle prese con l’emergenza in corso.”
Per il settore costruzioni in particolare il sindacalista sottolinea “l’importanza della possibilità finalmente di far ricorso alla cassa integrazione guadagni ordinaria sull’intero territorio nazionale previo esame congiunto con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Elemento questo fondamentale per la valutazione e la successiva tutela preventiva dei tanti lavoratori che immaginiamo saranno coinvolti da processi di riduzione o fermo lavorativo. Ci auguriamo si trovi anche la possibilità di tutelare i tanti che sono stati assunti successivamente alla data del 23 febbraio e che oggi non sono più in condizione, come altri, di poter lavorare e rischiano di restare senza una adeguata copertura perché esclusi dal perimetro della cassa integrazione. Occorrerà a mio avviso chiarire meglio la nullità di tutti i licenziamenti avvenuti dopo il 23 febbraio per evitare inutili percorsi conflittuali e vertenziali in un momento dove non deve prevalere l’interesse di parte rispetto a quello generale.”
Per Panzarella “bene anche l’accesso all’assegno ordinario anche ai lavoratori dipendenti presso datori di lavoro iscritti al Fondo di integrazione salariale (FIS) che occupano mediamente più di 5 dipendenti e per i quali è prevista la possibilità del pagamento diretto da parte dell’INPS. Lo strumento della cassa integrazione in deroga, a nostro avviso, dovrà dare una risposta anche alle possibili casistiche sfuggite alla declinazione del decreto che potrebbero emergere nei prossimi giorni. Noi cercheremo di agevolare in ogni modo le imprese che intendono mantenere aperti i cantieri, adottando tutte le misure preventive previste per legge, e riprogrammando, con la collaborazione delle Organizzazioni Sindacali, l’organizzazione del lavoro al fine di proseguire l’attività nella massima sicurezza.”
Intanto il sindacato fa sapere che a breve verranno realizzate specifiche linee guida per l’edilizia che, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, aiuteranno il settore a gestire le attività produttive in questo delicato momento.

“Positiva anche la possibilità di far ricorso alla cassa integrazione ordinaria da parte di imprese che avevano in corso un ammortizzatore straordinario, o un contratto di solidarietà, realtà che – spiega il segretario – non sono poche nel nostro settore e che purtroppo vedranno peggiorare la loro prospettiva di ripresa già particolarmente complessa e difficile.”

“In merito alle risorse stanziate sugli ammortizzatori – prosegue la nota – ci auguriamo che queste siano sufficienti, considerato anche il clima di stallo in cui ci troviamo e chiediamo che sul monitoraggio con cui l’INPS dovrebbe valutare i possibili accoglimenti delle richieste anche attraverso stime di impegno economico in via prospettica, vi sia massima trasparenza e coinvolgimento delle parti sociali onde evitare che l’unico principio sia quello del “chi arriva prima”, finendo per penalizzare le imprese che invece per scelta o necessità intraprenderanno la strada più impervia della responsabilità e del mantenimento delle attività produttive.  Inoltre, vista la difficoltà che la gran parte delle imprese avranno nell’anticipare le spettanze di cassa ai propri dipendenti, auspichiamo che i tempi dell’INPS di approvazione, ma soprattutto di pagamento, siano assolutamente brevi.”

Per Panzarella infine importante anche la copertura totale a carico dell’INPS per i periodi di quarantena dei lavoratori che agevoleranno molte famiglie nella gestione dei tempi di vita – lavoro in un periodo in cui le scuole sono chiuse e lo saranno almeno fin a quando  il trend dei contagi non  sarà invertito.

“Credo fermamente che oggi sia dovere di tutti contribuire con i nostri comportamenti e, dove possibile, con il nostro lavoro al contenimento del virus, così come alla tenuta economico sociale del Paese verso una sua progressiva normalizzazione. Per questo motivo – conclude il Segretario – desidero ringraziare chi ogni giorno e senza sosta, rischiando la propria pelle, è impegnato in prima linea a combattere la diffusione del virus ma anche tutte le persone impegnate nella nostra Federazione che, con spirito di sacrificio e senso di responsabilità, continuano, tra mille difficoltà, a garantire l’attività di assistenza e di servizio nei confronti dei lavoratori. Massimo è il nostro sostegno verso tutti quei operatori che in qualche modo contribuiscono per la loro qualifica e mansione alla “filiera della salute e sicurezza del lavoro”, a loro va il nostro plauso, a partire dai medici designati per la sorveglianza sanitaria, ai coordinatori, agli rspp delle imprese, agli rls e rlst dei lavoratori che con il loro impegno e contributo consentiranno la gestione operativa delle singole realtà.”

 

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