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Metro C

Consorzio Linea «C» dopo lo stop cantieri, via ai licenziamenti

8 febbraio 2016 • News Territoriali

Dal Corriere della Sera

Consorzio Linea «C» dopo lo stop cantieri, via ai licenziamenti
«Il Comune ci deve 225 milioni di euro»
Mobilitazione dei sindacati, lunedì la protesta
Il tracciato: Avrebbe
dovuto raggiungere lo Stadio Olimpico. Rischia il fermo a San Giovanni.
L’offerta: Nell’ultima riunione il
Campidoglio avrebbe offerto 26 milioni, il 10 per cento del dovuto
Flavia Fiorentino
Dopo lo stop dei cantieri, arrivano i licenziamenti. Centodieci posti di lavoro a rischio per i dipendenti del
Consorzio Metro C mentre altri 500 lavoratori sono già a casa da tempo. Il consorzio, a cui fanno capo le
opere per la terza linea della metropolitana di Roma, ha aperto le procedure per la mobilità e sono partiti i
licenziamenti.La decisione riguarda amministrativi, progettisti, architetti e capi cantiere che ormai da quasi
dieci anni lavorano alla grande opera romana. Si tratta dell’ ultimo passo dello scontro sui pagamenti:
all’appello mancano circa 225 milioni di euro da parte di Comune e Roma metropolitane: 185 milioni per
lavori già eseguiti e 70 tra opere già completate e interessi maturati per i ritardi nei pagamenti. L’ultima
riunione con il commissario Tronca risale proprio al 15 dicembre scorso: il Campidoglio non si sarebbe
spinto oltre un possibile saldo di 26 milioni di euro, appena il 10 per cento del dovuto. Una situazione che
nel tempo ha costretto il contraente generale a supplire con risorse proprie per poter mandare avanti i
lavori. Ma da metà dicembre, dopo quasi 9 anni di lavori, 5 anni di ritardo e un costo complessivo di quasi 4
miliardi di euro (un miliardo più del preventivato), è tutto fermo. «Lunedi alle 12 davanti ai cancelli del
campo base in via dei Gordiani – fanno sapere i sindacati territoriali dell’edilizia Feneal Uil di Roma, Filca
Cisl di Roma e Fillea Cgil di Roma e del Lazio – i lavoratori s’incontreranno per denunciare, con numeri e
dati, il completo fallimento della mobilità capitolina e illustrare le proprie proposte e le prossime azioni».
«Nonostante i disagi sopportati negli anni dai cittadini e lo scandaloso esborso di denaro pubblico – si legge
in una nota – la Metro C rischia di rimanere l’ennesima opera capitolina incompiuta. Con l’apertura delle
procedure di mobilità, il Consorzio ha ufficializzato la chiusura dei cantieri: la Metro C si fermerà forse a
San Giovanni».
Al momento infatti manca tutto il tratto centrale che da San Giovanni avrebbe dovuto condurre allo Stadio
Olimpico passando per Colosseo, Piazza Venezia e San Pietro. Cento milioni basterebbero per far ripartire
i lavori ma il Campidoglio tiene i soldi bloccati a causa delle inchieste in atto che vedono protagoniste
Procura di Roma, Corte dei Conti e Autorità Anticorruzione. Sempre secondo i sindacati, i 500 i posti di
lavoro a rischio si aggiungerebbero «agli oltre 27mila già bruciati in edilizia a Roma e provincia negli ultimi
tre anni. Inoltre sono fermi anche i lavori per la costruzione della metro B2. Una mobilità bloccata
nonostante la quale la politica ambisce a candidare la città alle Olimpiadi del 2024. Una mobilità che
penalizza la vivibilità di tutti noi».

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