CCNL Lapidei Industria
FIRMATO IL CONTRATTO
130 EURO L’AUMENTO MEDIO PER 30MILA ADDETTI
Per Fabrizio Pascucci, Segretario Nazionale Feneal Uil:
“Intesa decisiva. Importante sia sotto il profilo salariale che su quello del welfare contrattuale.”
Sottoscritto l’accordo di rinnovo del contratto nazionale del settore Lapidei (Industria). Oggi a Milano presso l’Assolombarda i Sindacati delle Costruzioni Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil e la Confindustria Marmomacchine hanno firmato l’accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per i lavoratori del settore Lapidei del comparto industriale, scaduto il 31 marzo scorso. Il contratto coinvolge circa 30mila addetti, per i quali è stato ottenuto – rende noto la Feneal Uil – un aumento salariale per il triennio 2013 – 2016 pari a 130 euro medie: prima tranche di € 50,00 dal 1 aprile 2013, seconda tranche di € 40,00 dal 1 aprile 2014 e terza di € 40,00 dal 1 aprile 2015 per un montante complessivo di aumento contrattuale di € 3.493,00.
“Il contratto siglato oggi rappresenta un’intesa decisiva e di svolta, tenuto conto dell’attuale crisi drammatica dell’industria manifatturiera – dichiara Fabrizio Pascucci, Segretario Nazionale Responsabile Feneal Uil del settore. E aggiunge “Questo accordo segna un successo sindacale importante sia sotto il profilo salariale sia riguardo al welfare contrattuale.”
Tra le rivendicazioni fondamentali ottenute il segretario sottolinea l’aumento dell’0,30% del contributo alla Previdenza Integrativa (Fondo Arco) soltanto per l’azienda: a partire dal 1 aprile 2013 con una percentuale di 0,10 a cadenza annuale per i successivi due anni, mentre rimane invariato il costo a carico del lavoratore. “Questo risultato insieme ad altri obiettivi raggiunti, tra cui l’attuazione del Fondo di Sanità Integrativa Obbligatoria per tutti i lavoratori del settore, con un contributo di € 5,00 dal 1 ottobre 2013 e di € 8,00 dal 1 gennaio 2015 sempre a totale carico delle imprese – conclude Pascucci – rappresentano risposte concrete alle reali esigenze dei lavoratori.”
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