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31 MAGGIO

3 maggio 2013 • News

GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE  DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI

"I nostri settori stanno vivendo ormai il quinto anno di una crisi senza precedenti. La perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro, l’assenza di prospettive di ripresa, la assoluta insufficienza della copertura degli ammortizzatori sociali, la stretta creditizia stanno producendo effetti devastanti sulle condizioni delle persone e sulla stessa struttura produttiva dei nostri settori penalizzando spesso le imprese sane e strutturate a favore di una diffusa illegalità e irregolarità.

Tutto ciò avviene in un quadro preoccupante di crisi complessiva della nostra economia che le istituzioni e la politica non hanno finora saputo interpretare e contrastare." E’ quanto scrivono i sindacati Feneal Filca Fillea in una nota con cui annunciano l’iniziativa di mobilitazione nazionale del settore costruzioni programmata per il 31 maggio in linea con il percorso di mobilitazione deciso dagli Esecutivi Unitari Cgil Cisl e Uil del 30 aprile che culminerà nella manifestazione generale del 22 giugno.

"Oggi, a pochi giorni dalla composizione del nuovo governo e nel quadro della importante e necessaria iniziativa unitaria confederale definita dagli esecutivi unitari dello scorso 30 aprile, si rende necessario dare continuità e visibilità alle iniziative di mobilitazione messe in campo dalla categoria in questi ultimi mesi sia a livello nazionale, a partire dalla manifestazione del 3 marzo 2012, sia a livello territoriale."

Le segreterie nazionali hanno quindi deciso di indire una GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE  DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI  per il giorno 31 MAGGIO 2013.

"I contenuti di tale iniziativa riprendono, con i dovuti aggiornamenti, – continua la nota – quelli della piattaforma unitaria alla base dell’iniziativa del 3 marzo dello scorso anno, individuando fra essi alcune priorità (rifinanziamento ed estensione ammortizzatori sociali, sblocco di nuovi cantieri attraverso l’allentamento selettivo del patto di stabilità, incentivi per ristrutturazioni, collegati all’esigibilità del Durc per congruità, sblocco pagamenti della P.A. e facilitazioni per credito e mutui, rafforzamento controlli di legalità, sostegno ai rinnovi dei CCNL) su cui incentrare la richiesta di immediato confronto col nuovo governo e con le amministrazioni locali."

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