3 marzo: i lavoratori delle costruzioni scendono in piazza
Tutto pronto per la Manifestazione Nazionale indetta da Feneal Uil – Filca Cisl – Fillea Cgil, che porterà domani a Roma le lavoratrici e i lavoratori del settore delle costruzioni. I sindacati chiedono al Governo l’apertura immediata di un tavolo di crisi e presenteranno la piattaforma rivendicativa con le loro proposte per portare fuori dalla crisi il settore delle costruzioni, nel segno della regolarità e della sicurezza del lavoro, della legalità, della qualità dell’impresa e per uno sviluppo sostenibile.
In migliaia sfileranno, insieme ai segretari confederali Camusso, Bonanni, Angeletti da Bocca della Verità al Colosseo, con partenza alle 9:30.
Tutti con i caschetti in testa gialli, rossi e blu, ad unire simbolicamente i tanti saperi e le diverse professionalità: muratori, carpentieri, tecnici e operai specializzati, impiegati, gruisti, cavatori, addetti operai del legno e arredo, dei laterizi, del cemento, dei lapidei, restauratori e archeologi, italiani e stranieri, soprattutto romeni, polacchi, egiziani, magrebini, est europei, arabi, latino americani, africani.
Previste delegazioni da tutte le regioni: prenotati oltre 150 pullman, dalle isole si muoveranno con aerei e traghetti, in 1.000 con i treni, e poi i tanti che arriveranno dalla capitale: se ne prevedono almeno 10mila, in rappresentanza degli addetti del settore delle costruzioni, che sono poco più di un milione, impiegati nelle oltre 700mila aziende italiane, per il 95% piccole o piccolissime.
IL CORTEO. IN TESTA METRO C, AL BRACCIO IL LUTTO LUTTO Il corteo partirà alle 9:30 da piazza Bocca della Verità, e percorrerà poi via della Greca, via dei Cerchi, piazza di Porta Capena per concludersi in via di San Gregorio, prospiciente l’Arco di Costantino, al Colosseo. In testa al corteo, che partirà alle 9:30 da Bocca della Verità, lo striscione con lo slogan della manifestazione “In piazza per costruire il futuro”, che sarà portato dai LAVORATORI DELLA METRO C, i compagni di lavoro di Luigi, il giovanissimo lavoratore morto ieri a Roma a seguito dell’ennesima tragedia sul lavoro. Ed in ricordo di Luigi e delle tante, troppe vittime sul lavoro, dai sindacati la decisione di listare a lutto le bandiere del palco.
Seguiranno 100 lavoratori con indosso cartelloni con i ritagli dei giornali locali, per ricordare alcune delle centinaia di crisi che quotidianamente, lontano dalla ribalta nazionale, si consumano nei territori. Storie di imprese che chiudono, di cassa integrazione, di licenziamenti. Ma anche storie che ricordano gli altri temi al centro della protesta e della piattaforma unitaria, come il dramma degli infortuni mortali, la piaga del caporalato, l’esplosione di irregolarità, l’illegalità diffusa e le infiltrazioni della criminalità organizzata nel sistema degli appalti, ed ancora i cantieri fermi, le opere incompiute e quelle mai partite.
Dietro il serpentone di uomini–sandwich lo striscione di Roma e Lazio, con in testa i segretari generali confederali e i leader di Feneal Filca Fillea: Camusso, Bonanni, Angeletti, Correale, Pesenti, Schiavella.
In piazza anche i mezzi di lavoro (una betoniera, due camion e accanto al palco una gru) e numerose coreografie: dai “nonnetti–muratori” di Padova, al “funerale del lavoro” inscenato dalla delegazione di Salerno, alle carrozzine “vuote per genitori licenziati” della delegazione di Bergamo, agli spezzoni delle restauratrici con le magliette “fantasmi dei cantieri” e a quelli organizzati dai lavoratori stranieri.
IL PALCO. LA SCALETTA DEGLI INTERVENTI Alle 10.30 le testimonianze del lavoratori: inizierà Giuseppe, collega di lavoro di Luigi Termano, il giovane di 26 anni morto ieri a seguito del tragico incidente avvenuto nel cantiere della stazione Casilino della Metro C di Roma. Seguiranno le testimonianze di Pasquale (ex lavoratore della Tav di Napoli), di Gazmir (escavatorista di una impresa edile di Perugia) e di Monica (dipendente di una azienda del legno di Treviso).
Sarà poi il turno dei segretari generali delle categorie, con Antonio Correale della Feneal Uil, Walter Schiavella della Fillea Cgil e Domenico Pesenti della Filca Cisl. Intorno alle 11.30 sono previste le conclusioni dei segretari generali confederali, nell’ordine Luigi Angeletti, Raffaele Bonanni e Susanna Camusso.
MESSAGGI E ADESIONI. Molte le adesioni ed i messaggi pervenuti. A partire dall’adesione delle altre categorie sindacali e dai pensionati di Cgil Cisl Uil e dell’Associazione Nazionale Archeologi. Messaggi di solidarietà anche dal mondo delle imprese del settore e da quello politico, tra cui Ance Nazionale e del Lazio, Italia dei Valori, Sel e Partito Democratico.
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