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37° Rapporto Uil su cassa integrazione

20 febbraio 2012 • News

SINTESI DEL 37° RAPPORTO UIL SULLA CASSA INTEGRAZIONE

I DATI DI GENNAIO 2012

Con il Pil in calo per il 2012 si prevede una spesa per la Cassa Integrazione di oltre 5 miliardi di euro, di cui 1.3 per la Cassa in deroga (dal sito Uil).

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Tenendo in considerazione il dato delle ore di cassa integrazione dal 2008 al 2011, l’andamento del PIL e della produzione industriale negli anni 2008-2011 e la previsione tendenziale per il 2012, la UIL ha stimato una spesa nel 2012 per gli ammortizzatori sociali pari a  5,2 miliardi di euro.

Gennaio 2012 è stato il quarto mese consecutivo in cui si è registrata una flessione delle ore di cassa integrazione richieste dalle aziende. In questo mese, infatti, le ore autorizzate di cassa integrazione sono state 55 milioni, subendo una consistente riduzione del 26,7% rispetto all’ultimo mese del 2011. Il mese di gennaio è, dunque, uno dei mesi con il minor numero di ore autorizzate dall’inizio della crisi.

La forte riduzione delle richieste di Cassa Integrazione Straordinaria (- 34,7%) e in Deroga (–33%), nel mese di gennaio rispetto a dicembre dello scorso anno ha segnalato rispettivamente, da una parte, la riduzione del numero di aziende che rischiano di entrare in una fase di crisi più strutturale e, dall’altra, una riduzione del bacino di piccole imprese in difficoltà. Importante anche la flessione delle richieste di Cassa Integrazione Ordinaria (-9,5%), che sembra evidenziare una riduzione del bacino delle imprese in crisi.

La diminuzione delle ore autorizzate (sempre nello stesso periodo preso a riferimento) ha investito principalmente il Mezzogiorno (-44,3%), seguito dal Centro (-25,3%) e dal Nord (-18,7%). 7 Regioni hanno registrato un aumento significativo della cassa integrazione: tra queste si segnalano Valle d’Aosta (+186,3%), Bolzano (+100%), Basilicata (+61,9 %), Calabria (+33,5 %). La Lombardia rimane la regione in assoluto con il maggior numero di ore richieste dalle aziende (13,5 milioni).  Nel calo generale è emerso, però, l’aumento della cassa integrazione in 37 Province. Si è registrato il picco più alto a Crotone (+596,1%), seguita dalle province di Imperia (+ 461%), Verbania (+ 218%), Reggio Emilia (+156%) e Terni (+141 %), mentre Torino con i suoi 3,8 milioni di ore, si è confermato il territorio con il maggior numero di ore autorizzate.

La Cassa Integrazione in Deroga, con un bacino di oltre 78 mila lavoratori e per un totale di circa 13,2 milioni di ore autorizzate, è aumentata in 5 Regioni e nelle due Province Autonome, ma è sicuramente Bolzano il territorio con il maggior aumento (+676,6%), mentre è il Veneto la Regione con il più alto numero di richieste (2,6 milioni di ore).

Dal punto di vista “settoriale” il segmento produttivo con più richieste si conferma l’industria (41 milioni di ore). Il ricorso alla cassa integrazione ha subito, comunque, una flessione in tutti i settori: nel commercio scende del 41,3%, nell’industria del 25,7%, nell’edilizia del 22,8% e nell’artigianato del 17,6%.

Non può certamente sottovalutarsi – commenta il segretario confederale Uil Guglielmo Loy – la conferma di un trend che vede costantemente in calo il numero delle ore mensili di cassa integrazione autorizzate. Prima di considerare questo un positivo elemento strutturale, si dovrà verificare se una parte dei lavoratori coinvolti stia scivolando verso la disoccupazione. La possibile decrescita del Pil, però, potrebbe far risalire di nuovo le richieste di Cassa Integrazione e le risposte non potranno che, ancor di più, partire dal tema della crescita e del sostegno all’economia reale. Tema questo forse più decisivo della stessa riforma del mercato del lavoro.”

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