27 NOVEMBRE 2014 Mobilitazione Nazionale
IL 27 NOVEMBRE I LAVORATORI DELLE COSTRUZIONI “IN LOTTA PER IL FUTURO”
Mobilitazione Feneal, Filca e Fillea. Il settore in agonia: negli ultimi 6 anni scomparsi 800mila posti di lavoro
Tornano nelle piazze italiane i lavoratori delle costruzioni, con lo slogan “In lotta per il futuro”. I sindacati di categoria Feneal-Uil Filca-Cisl Fillea-Cgil hanno organizzato per giovedì 27 novembre una giornata nazionale di mobilitazione del settore, con scioperi, sit-in, presidi e manifestazioni di protesta in tutte le regioni italiane.
“In questi sei anni di crisi drammatica – spiegano i segretari generali di Feneal, Filca e Fillea, Vito Panzarella, Domenico Pesenti e Walter Schiavella – sono andati in fumo 800mila posti di lavoro, c’è stato un calo del 47% di investimenti in opere pubbliche, e si registra una pericolosa crescita di lavoro irregolare e nero, delle false partite Iva, dell’illegalità e delle infiltrazioni mafiose negli appalti. Di fronte a questa situazione i governi che si sono succeduti non hanno proposto nulla per rilanciare il settore, che è tornato ai livelli di 30 anni fa”.
Le organizzazioni sindacali chiedono un nuovo modello di sviluppo, basato sulla qualità dell’impresa, del lavoro e dei prodotti, sulla sostenibilità ambientale ed il risparmio energetico, sulla messa in sicurezza dai rischi naturali, sull’abbandono della cementificazione selvaggia, sul recupero del patrimonio esistente e sulla riqualificazione urbana.
“Il governo – spiegano i tre segretari generali – deve realizzare opere infrastrutturali utili e investire rapidamente risorse importanti per la messa in sicurezza del territorio, perché le tragedie di questi giorni dimostrano che non c’è più tempo per aspettare. Per la sostenibilità chiediamo che gli ecoincentivi siano strutturali, e sugli appalti invece l’adeguamento alle norme europee, la trasparenza e la qualificazione delle imprese. Altra priorità è la sicurezza – sottolineano – con il rafforzamento dei controlli e delle sanzioni, la Patente a punti, la formazione e il ruolo degli enti bilaterali nella prevenzione. Riteniamo urgenti, sul fronte della legalità, l’innalzamento del contrasto e della prevenzione, con il consolidamento del Durc e l’estensione alle verifiche di congruità. Infine – concludono Panzarella, Pesenti e Schiavella – non sono più rinviabili l’estensione universale degli ammortizzatori sociali, con pari dignità al lavoro edile, e modifiche alla legge Fornero per non discriminare quei lavoratori, come gli edili, che hanno discontinuità produttiva”.
Il giorno 25 novembre prossimo, nel corso della presentazione del Rapporto OISE alla Camera dei Deputati, sarà diffusa la piattaforma unitaria con le ragioni dello mobilitazione e le modalità di svolgimento nelle 20 città.
HASHTAG #inlottaxilfuturo
TUTTA LA DOCUMENTAZIONE
CRONOLOGICO INIZIATIVE – PER LA STAMPA
SCHEDA DATI – PER LA STAMPA
GLI ARTICOLI DEL 13-14 NOVEMBRE – LANCIO INIZIATIVA
DOCUMENTAZIONE TERRITORIALE
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comunicato del 12.11.2014
#inlottaxilfuturo
IL 27 NOVEMBRE LA PROTESTA DEI LAVORATORI DELLE COSTRUZIONI
Mobilitazione nazionale del settore, organizzata da Feneal, Filca e Fillea. Il settore è in agonia: negli ultimi 6 anni scomparsi 800mila posti del lavoro.
Tornano nelle piazze italiane i lavoratori delle costruzioni, con lo slogan “In lotta per il futuro” (e relativo hashtag #inlottaxilfuturo). I sindacati di categoria FENEALUIL FILCA CISL FILLEA CGIL hanno organizzato per giovedì 27 novembre una giornata nazionale di mobilitazione del settore con sit-in, presidi e manifestazioni di protesta in tutte le regioni italiane.
“In questi sei anni di crisi drammatica – spiegano i segretari generali di Feneal, Filca e Fillea, Vito Panzarella, Domenico Pesenti e Walter Schiavella – sono andati in fumo 800mila posti di lavoro, c’è stato un calo del 47% di investimenti in opere pubbliche, e si registra una pericolosa crescita di lavoro irregolare e nero, delle false partite Iva, dell’illegalità e delle infiltrazioni mafiose negli appalti. Di fronte a questa situazione i governi che si sono succeduti non hanno proposto nulla per rilanciare il settore, che è tornato ai livelli di 30 anni fa e le scelte contenute anche negli ultimi provvedimenti proseguono in questa stessa direzione.”
Le organizzazioni sindacali chiedono investimenti capaci di creare lavoro, sulla base di un nuovo modello di sviluppo, basato sulla qualità dell’impresa, del lavoro e dei prodotti, sulla sostenibilità ambientale ed il risparmio energetico, sulla messa in sicurezza dai rischi naturali, sull’abbandono della cementificazione selvaggia, sul recupero del patrimonio esistente e sulla riqualificazione urbana.
Nei prossimi giorni saranno rei noti le modalità di svolgimento delle iniziative regionali.
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