Si è svolto oggi, presso la sede dell’Assindustria di Forli, l’atteso incontro tra sindacati e azienda per discutere dell’attività industriale e dei piani di sviluppo e di rilancio del gruppo FERRETTI YATCHS.
L’azienda ha comunicato che quanto anticipato negli ultimi giorni dalla stampa nazionale, la Shandong Heavy Industry Group, gruppo industriale cinese ha acquistato complessivamente circa il 58% del debito, successivamente ha stretto un accordo con la Banca inglese RBS, detentrice di un altro 10% del debito, raggiungendo così il requisito per avviare la procedura di ristrutturazione del debito convertendolo in gran parte in capitale sociale.
‘L’azienda sarà così liberata dal pesante debito maturato nel corso degli anni, accumulatosi nei passaggi di proprietà dei fondi d’investimento che si sono succeduti’ – commenta al termine dell’incontro Fabrizio Pascucci, Segretario Nazionale FeNEAL UIL, responsabile del settore. Al termine dell’operazione il gruppo Shandong infatti avrebbe il controllo del 75% circa del capitale sociale dell’azienda. ‘Possedendo la maggioranza delle azioni il gruppo cinese, ci auguriamo – aggiunge Pascucci – che la nuova proprietà s’impegni da subito ad investire in questo comparto, assicurando la tenuta occupazionale e l’italianità della produzione.’
Intanto si è fissato un nuovo incontro per il 18 di gennaio 2012, in tale occasione oltre ad un aggiornamento dei programmi produttivi e di sviluppo dell’azienda si proseguirà nel confronto per il rinnovo del contratto aziendale.
Il Comunicato Unitario Feneal Uil Filca Cisl Fillea Cgil
Si è svolto oggi, presso la sede dell’Assindustria di Forli, l’atteso incontro con l’Amministratore delegato della FERRETTI YATCHS dott. Galeone che ha svolto un’informativa sugli ultimi sviluppi relativi agli assetti proprietari del gruppo, illustrando: le linee dell’intesa che ha reso possibile avviare le procedure previste dall’articolo 182 bis della legge fallimentare, gli impegni di rifinanziamento dell’attività industriale e dei piani di sviluppo del gruppo.
Gli elementi scaturiti dall’incontro, ricalcano le indiscrezioni già anticipate dalla stampa nei giorni scorsi ma è opportuno ricordarne i contenuti.
La Shandong Heavy Industry Group (gruppo industriale di produzione di motori, di gru, macchinari, automezzi e impianti per l’industria delle costruzioni, tra le prime 100 imprese Cinesi di ingegneria meccanica) ha acquistato le quote dei fondi Oaktrèe e Strategic Value Parteners, complessivamente il 58% circa del debito, successivamente ha stretto un accordo con la Banca inglese RBS, detentrice di un altro 10% del debito, raggiungendo così il requisito per avviare la procedura di ristrutturazione del debito convertendolo in capitale sociale in gran parte, l’azienda così sarà liberata dal pesante debito maturato nel corso degli anni in occasione dei passaggi di proprietà dei fondi d’investimento succedutesi.
Il cronoprogramma della procedura prevede che il giudice del tribunale di Forli incaricato esprima una valutazione sulla correttezza delle operazioni in ottemperanza al dispositivo legislativo entro 45 giorni, le OOSS e le RSU si augurano che questi tempi siano accorciati affinché, a breve, sia possibile completare la fase di rifinanziamento dell’azienda portando così alla normalità la sua gestione economico produttiva.
Il rifinanziamento previsto complessivamente ammonta a circa 100 milioni di euro (aumento capitale), ai quali si aggiungeranno circa 80 milioni a garanzia per il finanziamento bancario di nuove commesse.
Con la realizzazione di tale procedura si sono scongiurate altre procedure previste dalla legge fallimentare che avrebbero provocato un dissesto economico e produttivo con rilevanti effetti sociali sia per il personale dipendente che per l’indotto.
Al termine dell’operazione il gruppo Shandong avrebbe il controllo del 75% circa del capitale sociale dell’azienda.
FILLEA CGIL FILCA CISL e FENEAL UIL nell’esprimere soddisfazione per il pericolo scongiurato, hanno richiesto d’avere elementi aggiuntivi di valutazione in merito alle politiche di sviluppo dell’azienda, manifestando altresì un interesse affinché si presenti l’opportunità di un incontro istituzionale con la nuova proprietà da realizzarsi presso il Ministero dello Sviluppo Economico che nei giorni scorsi, nel mezzo della crisi, era stato interessato dalle OOSS.
Anche i cantieri che oggi sono in cassa integrazione guadagni, riprenderanno l’attività produttiva il giorno 9 gennaio.
Si è fissato un nuovo incontro per il 18 di gennaio 2012, in tale occasione oltre ad un aggiornamento dei programmi produttivi e di sviluppo dell’azienda si proseguirà nel confronto per il rinnovo del contratto aziendale.