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«Scuole? Fatiscenti e insicure»

16 settembre 2015 • News Territoriali

Da la Città di Salerno
«Scuole? Fatiscenti e insicure». La denuncia della Feneal Uil: «Si trovino i fondi per completare i lavori»
Sono tanti, troppi gli istituti della provincia salernitana che versano in condizioni disastrose, spesso anche
con gravi rischi per la popolazione studentesca che è costretta a trascorrere diverse ore in locali fatiscenti pur
di far lezione. A denunciare uno stato di salute molto più che precario dell’edilizia scolastica nel Salernitano è
la Feneal Uil di Salerno che, attraverso il suo segretario generale Patrizia Spinelli, fa il punto della situazione
nel giorno in cui la campanella è tornata a suonare per migliaia di ragazzi. «I crolli di solai e le difficoltà
strutturali sono stati all’ordine del giorno anche in questa estate. – si legge in un comunicato diramato ieri – E
laddove si sono registrati dei cedimenti, fortuna ha voluto che le aule fossero vuote per le vacanze. Oggi (ieri
per chi legge, ndr) si riprende con il nuovo anno scolastico, ma fino ad ora nulla è stato fatto per attivare un
intervento serio e mirato che possa far recuperare un minimo di credibilità alle istituzioni nazionali e locali».
Eppure i progetti ci sono: «Spesso i cantieri sono stati anche avviati – continua la sindacalista – ma sospesi
perché i finanziamenti sono rimasti bloccati». In provincia di Salerno casi più che eclatanti, per alcuni dei quali
oramai da anni non si riesce a trovare una soluzione nonostante ci siano tutte le condizioni per poter
concludere le opere. Cava de’ Tirreni può vantare i lavori ancora in corso (mancano i finanziamenti per poter
concludere l’opera) all’istituto per geometri “Vanvitelli”; Contursi Terme ha invece il “caso Corbino”,
complesso scolastico destinato ad ospitare il liceo classico e l’istituto professionale: qui l’intervento è stato
predisposto per la realizzazione di cinque edifici con 30 aule didattiche e sei laboratori oltre agli uffici e a un
auditorium. Il cantiere è stato avviato nel luglio del 2012 per un appalto di 5,9 milioni, ma appena un anno
dopo – nell’agosto 2013 – il cantiere è stato sospeso perché gli importi dei lavori eseguiti sono fermi a causa
del atto di Stabilità. Ed ancora il complesso scolastico di Mercato San Severino, dove nel 2012 era stato dato
avvio a un cantiere che doveva portare a compimento un’opera da 4,1 milioni. «Anche in questo caso –
spiega Spinelli – dopo appena un anno, l’intervento è stato sospeso sempre per il Patto di Stabilità. L’ente
appaltante, la Provincia e i Comuni sono spesso stretti nella sua morsa che impedisce loro di poter dare una
sterzata definitiva a queste opere. Ma in alcuni casi sarebbe opportuna una più incisiva e coraggiosa azione
di pressione per cercare di riattivare queste procedure. Quell’impeto propositivo che non dovrebbe mancare
al sindaco di Mercato San Severino, Giovanni Romano, che abbiamo imparato a conoscere per l’incisività
nella sua azione politica quando ha ricoperto il ruolo di assessore regionale all’Ambiente. Aspetto non certo
secondario – aggiunge il segretario Feneal Uil – riguarda la ricaduta occupazionale che potrebbe essere
garantita non solo dalla ripresa di questi cantieri fermi ma dallo stanziamento di fondi adeguati per la messa
in sicurezza e la riqualificazione degli istituti scolastici della provincia di Salerno». Ma un report sulle
condizioni strutturali di queste scuole esiste? «Certo che sì – afferma Spinelli – la Provincia ha contezza dello
stato dell’arte, ma sarebbe sicuramente opportuno aprire un canale di comunicazione adeguato con gli enti
territoriali il sindacato e l’associazione datoriale Ance Aies per cercare un’azione comune. Prima che suoni
una nuova campanella scolastica e ci si accorga che un altro anno è passato e i problemi non sono stati
ancora risolti».

 

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