Convegno Itaca
Per i sindacati è intervenuto Franco Gullo della FeNEAL Nazionale, il quale ha ribadito l’unitarietà delle organizzazioni sul tema della sicurezza.
“Ringrazio gli organizzatori e i collaboratori dell’evento, non solo per i lavori odierni o per i convegni precedentemente realizzati in Sicilia e in Piemonte, ma in modo particolare per il lavoro di merito fin qui realizzato (a questo proposito si possono consultare i documenti prodotti sul sito di Itaca). Mi auguro – ha continuato Gullo – che quella di oggi non sia la tappa conclusiva di questo percorso ideale ma una momento importante che dovrà proseguire con ulteriori approfondimenti del decreto legislativo 81 e successive modificazioni ed integrazioni . Così come dovrà produrre ulteriori linee di indirizzo operativo per soddisfare le esigenze di coordinamento tra le Regioni che necessitano di procedure conosciute e condivise trovandosi di fronte a lavoratori ed imprese sempre più soggetti a mobilità.”
“Condivido molto l’invito alla diffusione della cultura alla sicurezza e a questo proposito confermiamo la totale disponibilità degli Enti Bilaterali Paritetici di settore, sia in termini preventivi che in termini formativi, oltre che per favorire la regolarità dei rapporti di lavoro. Le scuole edili sono sempre pronte ad erogare oltre alla formazione professionale anche quella sulla sicurezza. I Comitati Paritetici Tecnici devono sempre più rispondere all’esigenza di consulenza tecnica alle imprese mediante i sopralluoghi nei cantieri, mentre ai lavoratori devono erogare informazione e formazione in cantiere. Nel corso del 2009 sono state infatti realizzati dal sistema dei Cpt circa 50.000 visite.”
“A scanso di equivoci è opportuno precisare – ha ricordato Gullo – che la funzione dei Cpt non potrà essere sostitutiva di quella degli organi di vigilanza, la precisazione è d’obbligo poiché il decreto legge 81 ha introdotto due parole chiave “attestazione “ e “asseverazione”. Su queste due parole è necessario un approfondimento di merito da parte di tutti i soggetti interessati perché mentre l’attestazione non comporta particolari problemi, l’asseverazione invece, prevedendo una verifica sull’efficace attuazione del sistema gestione sicurezza sul lavoro, comporta un’attenta riflessione nell’individuazione di procedure organizzative e comportamentali condivise.”
Franco Gullo si è detto colpito dallo spirito di condivisione e partecipazione che si è riscontrato nel corso dei lavori dei gruppi e dei sottogruppi presso Itaca. “Credo che questo clima aiuti ad affrontare alcuni temi che richiedono strumenti operativi o meglio, per essere più espliciti, decreti attuativi. Penso ad esempio alla patente a punti, il cui decreto attuativo dovrà necessariamente introdurre quegli elementi di qualificazione dell’impresa e dei lavoratori autonomi per contrastare le improvvisazioni diffuse nel settore poiché come è noto con estrema facilità si accede all’esercizio imprenditoriale edile. Con altrettanta facilità però le imprese di comodo spariscono infischiandosene delle norme sulla sicurezza ed eludendo se non evadendo i contributi sociali e fiscali. In previsione del varo del suddetto decreto sarebbe auspicabile che venga attivato un tavolo concertativo al fine di superare la fase delle audizioni che, a mio giudizio, non sono particolarmente utili quanto lo sarebbe un tavolo di concertazione. Penso anche al DURC, Documento Unico di regolarità Contributiva, che dovrà essere integrato con la CONGRUITA’, sulla base dell’Avviso Comune sottoscritto dalle parti sociali nel luglio del 2007.”
“A proposito del Durc – ha continuato Gullo – è il caso di evidenziare una forte preoccupazione relativa al fatto che da un po’ di tempo a questa parte sono in diminuzione i Durc rilasciati dalle 119 Casse Edili deputate a farlo mentre aumentano quelli rilasciati dall’Inps e ancora di più quelli rilasciati dall’Inail a soggetti che dichiarano di non eseguire lavorazioni edili mentre lo fanno ma più semplicemente non applicano il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’Edilizia.”
Franco Gullo ha poi parlato dell’utilizzo del part-time in edilizia: “E non parliamo di impiegati tecnici o quadri, ma di figure operaie, tra le quali il fenomeno è in preoccupante espansione con delle realtà dove ad esempio su 20 lavoratori dipendenti neanche uno ha il rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Il perché della pratica è evidente a tutti e non necessita di spiegazioni.”
“Ed infine penso ai lavoratori autonomi, ovviamente non agli specialisti che sempre ci sono stati e dovranno esserci per le attività speciali o di nicchia, ma al lavoratore autonomo, italiano o straniero che sia, spesso sollecitato dall’impresa stessa ad aprire una posizione autonoma con relativa partita Iva pur continuando a svolgere lo stesso lavoro che precedentemente svolgeva da lavoratore dipendente. Questa è la dimostrazione che la scelta è basata, in questo caso, esclusivamente sulla logica del contenimento dei costi. Ecco perché in prospettiva e con la gradualità del caso è necessario equiparare il costo del lavoro autonomo, e ovviamente i relativi trattamenti, a quello del lavoro dipendente. E’ evidente la necessità di approfondire detti temi con l’obiettivo di individuare strumenti legislativi adeguati a contrastare questi fenomeni degenerativi che favoriscono la concorrenza sleale a discapito delle imprese virtuose che meriterebbero riconoscimenti premiali.”
Gullo ha concluso il suo intervento al convegno auspicando la chiusura unitaria della vertenza per il rinnovo del CCNL dell’edilizia, in cui le Parti Sociali sono impegnate in questi mesi, evidenziando la necessità di fare chiarezza sul ruolo dei Cpt nel rapporto con l’RLS-RLST e di rendere strutturali le 16 ore di formazione preventive all’entrata in cantiere (malgrado la crisi nel corso del 2009 – ha ricordato infatti – sono stati formati 20.000 lavoratori che sono entrati in cantiere dalla porta principale con un rapporto di lavoro regolare).
“Come si evince le Parti Sociali di settore continuano a fare la loro parte condividendo proposte e introducendo norme condivise, ma da sole non sono sufficienti, ecco perché è necessaria la collaborazione della Conferenza delle Regioni e del Governo. Sono queste condizioni indispensabili per trasmettere un messaggio chiaro agli operatori del settore perché cambi la mentalità e la sicurezza sia sentita da tutti come un impegno di civiltà, e non un atto formale, che permetta di lavorare quotidianamente nel rispetto delle norme e quindi in sicurezza.”
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