MENU

MENU
salerno-dallalto-bella-bella-bella

A Salerno corsa per non perdere i finanziamenti europei

10 aprile 2015 • News Territoriali

Notizie dai quotidiani locali CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

Salerno, Piazza della Libertà e Porta Ovest, corsa per non perdere i finanziamenti

Grandi opere ferme o a rilento: se non si ultimano entro il 2015 addio fondi europei

Da una parte ci sono grandi opere ferme o la cui realizzazione procede a rilento o non riesce a rispettare il

ruolino di marcia, dall’altra l’Unione Europea che non conosce eccezioni o deroghe e pretende l’ultimazione

dei lavori entro la fine di quest’anno. Pena la restituzione dei finanziamenti comunitari erogati. La quadratura

del cerchio diventa così un’impresa disperata: ne sanno qualcosa al cantiere di Salerno Porta Ovest, il

megaprogetto da 150 milioni di euro affidato dall’Autorità portuale di Salerno alla ditta Technis per il nuovo

collegamento viario tra via Ligea e la zona dei vecchi caselli autostradali attraverso un complesso sistema di

gallerie. «I lavori stanno andando avanti, di giorno e di notte, sono stati anche assunti altri operai – riferisce

Patrizia Spinelli, segretario provinciale della Feneal-Uil – ma comunque non ce la faranno a concludere tutto

l’iter per dicembre 2015, scadenza prevista per l’utilizzo dei fondi comunitari». Qui il problema è stato il

rallentamento dei lavori, un anno fa, causato dal sequestro dell’area di stoccaggio presso la cava del

Cernicchiara e i 28 mezzi utilizzati per l’attività di raccolto, trasporto, stoccaggio e recupero di rifiuti speciali

non pericolosi derivanti dall’attività di scavo in via Ligea. All’epoca qualcuno parlò di un’opera vittima della

burocrazia e il presidente dell’Autorità portuale Andrea Annunziata se la prese con il «sistema mummificato»

delle autorizzazioni regionali.

L’altro fronte

Altra opera salernitana a rischio, ancor più di Porta Ovest, è la monumentale piazza della Libertà, il cui

cantiere, pur essendo stato dissequestrato dal mese di ottobre scorso, non ha visto ancora l’avvio dei

necessari lavori di messa in sicurezza dell’area soggetta a crolli strutturali sui quali è tuttora in corso un

processo. Qui sono in ballo 12 milioni di euro di fondi europei per la pavimentazione a forma di palma. La

piazza, una volta finita, doveva essere, nelle intenzioni dell’ex sindaco De Luca, più grande di piazza del

Plebiscito a Napoli e al centro ospitare un giorno, il più lontano possibile, l’urna con le sue ceneri. «Si

potrebbe verificare – ha detto ieri il consigliere comunale di opposizione Roberto Celano – la restituzione dei

fondi all’Europa, ovvero di quei fondi acquisiti come finanziamento per la piazza. Siamo molto preoccupati

perché il crollo di piazza della Libertà peserà ancora sui cittadini salernitani per milioni e milioni di euro». E

infine l’aeroporto «Salerno Costa d’Amalfi»: in questo caso la scadenza al 31 maggio riguarda l’ennesima

gara per la privatizzazione. Mentre Caldoro appare fiducioso sul destino dell’infrastruttura, attualmente la

situazione è di stallo totale. Con lo scalo chiuso quattro giorni su sette.

 

« »