MENU

MENU

2 giugno

9 maggio 2012 • News

Vai al video della Conferenza Stampa congiunta dell’8 maggio.

FESTA DELLA REPUBBLICA E LAVORO

Roma, 8 mag. (da Labitalia) – "Abbiamo deciso di fare una grande mobilitazione a Roma il 2 giugno, nel pomeriggio. Per festeggiare insieme la festa della Repubblica, parlando di lavoro". E’ il leader della Uil Luigi Angeletti ad annunciare così la decisione comune di Cgil Cisl e Uil di dare vita a una manifestazione unitaria con cui riportare l’attenzione del Paese sul lavoro.

"Nella nostra scelta ci sono una ragione simbolica e una sostanziale: quella simbolica è che il 2 giugno è la festa della Repubblica fondata sul lavoro, cosa che spesso viene dimenticata; quella sostanziale è che in un periodo di crisi la dimensione del lavoro è quella più sacrificata da molti punti di vista", osserva Angeletti, aggiungendo come "per la prima volta il sindacato vuole festeggiare la festa della Repubblica, parlando di lavoro".

Una decisione, quella di Cgil, Cisl e Uil, dice ancora Angeletti, che intende inviare al governo un messaggio chiaro: la misura è colma, l’esecutivo deve cambiare passo, basta rigore, ora serve guardare ai lavoratori. "Siamo sindacati assolutamente responsabili, non abbiamo mai anteposto i nostri interessi a quelli generali, ma oggi proprio il senso di responsabilità non può arrivare a un livello di afasia: con questa politica non raggiugeremo nessuno degli obiettivi dichiarati dal governo", prosegue il leader Uil.

"Vogliamo fare una grande manifestazione per cambiare le cose e perché questa è il chiaro sintomo della nostra richiesta che il governo deve cambiare marcia", aggiunge ancora augurandosi "che il messaggio arrivi chiaro e sufficientemente compensibile all’esecutivo". Ma alla manifestazione Angeletti chiama anche gli imprenditori, che di lavoro vivono. "Sono persone che vivono del loro lavoro e ci auguriamo di averle al nostro fianco", dice commentando l’ondata di suicidi di questi giorni. E questo perché, conclude, "non si può celebrare la Festa della Repubblica facendo finta che l’articolo 1 della Costituzione sia stata solo un’idea geniale dei nostri contribuenti".

La manifestazione del 2 giugno, sottolinea il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, ha l’obiettivo di "cambiare la politica economica" e in modo particolare, quello di "garantire assolutamente una sterzata sulla vicenda fiscale non solo -spiega- perché rappresenta il segno maggiore di ingiustizia nel nostro Paese, dove chi ha di più paga di meno e chi ha di meno paga di più, ma perché il tipo di tassazione che si applica ha una valenza economica straordinaria". Infatti, "da parte di tutti gli altri stati la leva fiscale viene usata proprio al contrario: le economie asfittiche, infatti, vanno stimolate con i consumi e stipendi più bassi e tasse molto alte di certo non aiutano".

Sempre a proposito di fisco, il leader della Cisl se la prende con l’Imu: "I sindacati -dice- hanno chiesto una patrimoniale per i ricchi e si sono ritrovati una patrimoniale per i poveri". E a quest’ultimo riguardo Bonanni si dice "molto vicino ai tanti sindaci che stanno pensando di rivedere l’Imu con l’obiettivo di non appesantire chi possiede una sola casa". Meno tasse, dunque, ristrutturazione del debito pubblico ma anche, suggerisce Bonanni, taglio dei costi della politica nella ricetta contro la crisi. Senza dimenticare la vendita del patrimonio pubblico perché, conclude, "occorre smobilizzare tutto ciò che è smobilizzabile, vendere le cose anziché le persone".

 

« »