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MAICO

Vertenza Maico

24 agosto 2017 • News Territoriali

Vertenza esplosiva

Atto di vandalismo alla Maico di Orte in sciopero dagli inizi di agosto. Sindacati: non ci lasceremo intimidire nè scoraggiare.

Si inasprisce la battaglia dei 50 dipendenti della Maico di Orte. In sciopero dagli inizi di agosto per protestare contro il ritardo nel pagamento degli stipendi, chiedere il versamento dei contributi integrativi e garanzie sul futuro, questa mattina hanno al momento di riprendere il presidio hanno trovato una brutta sorpresa. Gli striscioni e le bandiere affissi all’ingresso dello stabilimento in cui si producono prefabbricati in cemento nel corso dalla notte tra martedì e mercoledi erano stati strappati. Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil hanno sporto denuncia contro ignoti per quello che ritengono un grave atto intimidatorio. «Vogliamo specificare — ribadiscono i sindacalisti Carlo Proietti, Francesco Agostini e Francesco Palese – che questo atto non ci intimidisce né ci scoraggia. Siamo intenzionati a continuare la nostra forma legale e democratica di protesta per arrivare uniti e compatti al tavolo istituzionale convocato dalla Prefettura». L’incontro è previsto per oggi pomeriggio: mentre una delegazione salirà per illustrare a Niccolò D’Angelo la situazione, i colleghi resteranno in piazza del Comune a protestare. «Auspichiamo—aggiungono – che al tavolo della Prefettura, dove sono convocati oltre alle organizzazioni sindacali, la società Maico e il commissario giudiziario che si occupa della procedura di concordato, si arrivi alla soluzione delle rivendicazioni: chiediamo il pagamento dello stipendio, il versamento delle quote del tfr e soprattutto chiarezza su quelle che sono le intenzioni per il futuro dell’azienda. Questo perché a tutt’oggi risulta essere priva di materie prime per poter continuare la produzione».

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