Incidente mortale a Bologna
FENEALUIL SU SICUREZZA IN FERROVIA: «RFI NON PUÒ PIÙ PRENDERE TEMPO. DEVE RIAPRIRE DIALOGO CON I SINDACATI E INVESTIRE PIÙ RISORSE IN SICUREZZA»
Dopo i cinque operai edili morti nella strage ferroviaria di Brandizzo (Torino) del 30 agosto 2023 e il geometra morto il 2 luglio 2024 a Meina (Novara), arriva l’ennesima vittima che lavorava nell’armamento ferroviario, travolta da un convoglio a San Giorgio di Piano (Bologna): Attilio Franzini, 47 anni.
«Non si può continuare a morire sui binari. Anche oggi piangiamo un’altra vittima, un altro operaio investito da un treno, mentre effettuava lavori di manutenzione per conto di Rfi» – dichiara Stefano Costa, segretario nazionale FenealUil.
«Rfi non può più continuare a prendere tempo – afferma Costa – ma deve riaprire il confronto con i sindacati e investire più risorse nella sicurezza, in particolare in tecnologia. Ci siamo incontrati più di un anno fa, il 1° settembre 2023, all’indomani della strage di Brandizzo, con l’obiettivo di redigere un Protocollo sulle manutenzioni ferroviarie che tutelasse l’incolumità e la dignità dei lavoratori, ma la proposta è rimasta lettera morta».
«È tempo che Rete Ferroviaria Italiana – aggiunge Riccardo Galasso, segretario generale FenealUil Emilia-Romagna – riveda in maniera strutturale la propria organizzazione del lavoro: per arginare il dilagare degli infortuni bisogna limitare il ricorso ai subappalti e riportare in house le lavorazioni, con turni e tempi di lavorazione meno massacranti».
«Sarà interessante capire – concludono Costa e Galasso – se l’impresa coinvolta nell’infortunio mortale, qualora venga ravvisata una sua responsabilità, vedrà sospesa la propria ‘patente a crediti’, entrata in vigore lo scorso 1° ottobre, e se l’impresa appaltatrice, Rfi, sarà in qualche modo coinvolta, oppure ne uscirà completamente indenne».
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