Vertenza Cementir
Scampato pericolo, almeno per il momento, per gli stabilimenti Cementir di Arquata Scrivia (AL) e di Taranto, che l’azienda aveva annunciato mesi fa di voler chiudere a causa della grave crisi del settore del cemento e calcestruzzo.
Il Gruppo, che attualmente occupa circa 500 lavoratori sul territorio nazionale, non aveva dato altra scelta alle organizzazioni sindacali che fino all’ultimo si sono battute per trovare soluzioni alternative ed evitare il taglio di 214 lavoratori. Ieri c’è stata la svolta positiva a Roma, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con una nuova riunione tra azienda e organizzazioni sindacali in cui si è giunti finalmente ad una conclusione concreta della vertenza con la firma di un accordo di cigs aziendale che evita la chiusura dei due cementifici e, soprattutto, il licenziamento di 214 lavoratori.
“Possiamo ritenerci molto soddisfatti abbiamo ottenuto un importante accordo – commenta il Segretario Nazionale Pierpaolo Frisenna che per la Feneal ha seguito la vertenza. – In questi mesi ci siamo sempre impegnati per ricercare misure alternative volte a evitare e/o ridurre il ricorso alla mobilità, sostenendo l’importanza del mantenimento di una presenza industriale della Cementir, anche se ridimensionata, nei territori attualmente presidiati, e finalmente abbiamo conseguito dei risultati concreti: la sostanziale salvaguardia degli stabilimenti e dei suoi lavoratori. Siamo entrati al Ministero per gestire una procedura di licenziamenti collettivi e la chiusura di due impianti, ed invece siamo riusciti ad evitare tutto questo, ottenendo un accordo di CIGS per crisi aziendale che sarà utile a gestire questa difficile fase di crisi. ”
La linea da noi sostenuta – conclude Frisenna – ha dato i suoi frutti ma resta fondamentale il ruolo che continueranno ad esercitare i tavoli istituzionali il cui esito indirizzerà la gestione dell’accordo ed il destino dei lavoratori coinvolti nella procedura.”
SINTESI ACCORDO
Nella sostanza l’accordo prevede:
– l’interruzione del programma di ristrutturazione sottoscritto nel 2012 ai primi 12 mesi;
– la procedura di riduzione di personale si conclude con l’adozione di misure alternative al licenziamento;
– Cementir inoltrerà al Ministero istanza di CIGS per crisi aziendale per la durata di 12 mesi a far data dal 23/09/2013 per la sospensione a zero ore di un numero massimo di 164 lavoratori.
– La scelta dei lavoratori da sospendere in CIGS sarà effettuata secondo le modalità individuate nell’accordo separato, sottoscritto tra RSU, OO. SS. ed azienda, nel quale si prevede la più ampia rotazione fra i vari profili professionali ed un particolare ruolo alle RSU.;
– nel medesimo accordo separato sono state previste una serie di agevolazioni ed incentivi all’esodo per i lavoratori del Gruppo coinvolti e/o interessati.
– la Società anticiperà il trattamento di CIGS alle normali scadenze di paga.
Per lo stabilimento di Arquata Scrivia viene scongiurata la chiusura e si attuerà una conversione in centro di macinazione e saranno garantite per l’esercizio 32 unità lavorative. Per le altre unità eccedenti verrà richiesta dall’azienda una CIGS per chiusura dell’area a caldo per un periodo di 24 mesi.
La rassegna