21 marzo 2025 • News, News salute e sicurezza
Protocollo Milano-Cortina, una vittoria sindacale per il lavoro di qualità
L’Accordo su sicurezza, regolarità e qualità del lavoro riguardante le opere e i servizi che verranno realizzati in occasione dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano-Cortina 2026, che abbiamo siglato a Roma il 25 febbraio 2025, è una grande vittoria sindacale.
L’intesa è stata sottoscritta dal direttore della Struttura per la prevenzione antimafia del Ministero dell’Interno, dai rappresentanti delle associazioni dei datori di lavoro (Ance – Associazione Nazionale Costruttori Edili; Cna Costruzioni; Confcooperative Lavoro e Servizi; Agci Produzione e Lavoro; Fiae Casartigiani; Confapi Aniem; Claai Edilizia; Anaepa Confartigianato; Legacoop Produzione e Servizi; Cnce Commissione Nazionale per le Casse Edili) e dai rappresentanti delle associazioni sindacali FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil.
Grazie al lavoro congiunto di tutte la parti coinvolte, da quelle istituzionali a quelle sindacali e sindacali, è stata raggiunta un’intesa che accoglie la maggior parte delle nostre richieste, per prevenire infiltrazioni mafiose nei cantieri, contrastare lavoro “nero” e lavoro “grigio” e, soprattutto, promuovere una maggiore trasparenza nella costruzione delle opere e un lavoro sicuro e di qualità.
Si tratta di un accordo importante, che riguarda un centinaio di opere, da realizzare nei territori di Lombardia, Veneto, Trento e Bolzano, che comprendono 44 impianti sportivi – 30 dei quali propedeutici allo svolgimento dei Giochi – e 50 infrastrutture di trasporto. Complessivamente, sono 70 gli interventi di ‘legacy’ (lascito) dei Giochi invernali 2026 per le comunità. Il valore economico complessivo ammonta a 3,4 miliardi di euro.
Sulla falsariga dei protocolli che abbiamo recentemente sottoscritto per la ricostruzione di Ischia e in occasione dei cantieri per le opere del Giubileo di Roma, il nuovo accordo interviene in maniera decisa sulle stazioni appaltanti per contrastare lavoro irregolare e dumping contrattuale e garantire condizioni di sicurezza per i lavoratori e le lavoratrici, anche limitando il subappalto a cascata, a nostro avviso il maggior fattore di rischio per quanto riguarda salute e sicurezza e la probabilità di infiltrazione mafiosa nel settore.
Vengono garantiti una formazione adeguata e qualificata, con piani formativi e di addestramento aggiuntivi, anche per le lavorazioni non edili, e servizi di assistenza in materia di salute e sicurezza. Viene inoltre prevista una maggiore responsabilizzazione dei committenti e di tutti gli attori del sistema di prevenzione, anche attraverso la promozione del badge digitale di cantiere: uno strumento di cui la FenealUil ha più volte sollecitato l’adozione a livello nazionale, per monitorare e rilevare puntualmente la manodopera nei cantieri e la corretta applicazione dei contratti nazionali di settore e la formazione in materia di sicurezza svolta da lavoratori e lavoratrici, con la prospettiva di poter verificare anche l’effettivo orario di lavoro svolto.
Si prevede, inoltre l’attivazione di un Tavolo di monitoraggio con la partecipazione di tutte le parti che hanno sottoscritto l’intesa, al fine di valutarne lo stato di attuazione ed eventuali integrazioni e criticità.
Il protocollo che abbiamo siglato può essere un efficace strumento di prevenzione dei fenomeni di corruzione e di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata: una pratica virtuosa che andrebbe estesa a tutto il territorio nazionale.
Infatti, il comparto edile rimane uno più esposti alle inflazioni mafiose e, soprattutto, è uno dei settori che ancora presenta numeri molto alti in termini di infortuni gravi e mortali.
Adesso dobbiamo tutti impegnarci per applicare il prima possibile tutto quello che di buono c’è nel protocollo, e non è poco, a partire dal badge di cantiere.
In questo senso, ringrazio il prefetto Paolo Canaparo, direttore della Struttura per la Prevenzione antimafia del Ministero dell’Interno, che si è già attivato per fare recepire l’intesa a tutte stazioni appaltanti, in primis Simico (Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 Spa), la principale, che ha un Tavolo aperto con le confederazioni sindacali, al quale è presente anche la categoria, per arrivare il prima possibile a un accordo che recepisca il protocollo appena sottoscritto, così da poter inserire nei futuri bandi le prescrizioni ivi contenute e darne attuazione immediata, anche alle commesse già aggiudicate e in corso di esecuzione.
Dobbiamo valorizzare ulteriormente il ruolo della bilateralità e del Formedil, per garantire una formazione effettiva e di qualità a lavoratori e lavoratrici: indispensabile per promuovere salute e sicurezza e prevenire infortuni e malattie professionali.
Dobbiamo impegnarci per difendere la parte sana dell’edilizia – la stragrande maggioranza – di un settore che sa includere, sa essere attento all’ambiente, può far crescere il Paese e creare lavoro buono, di qualità, come dimostrano i contratti nazionali che stiamo sottoscrivendo in questo periodo.
Dobbiamo farlo per lo sviluppo dell’Italia, per uno sviluppo equilibrato e sostenibile, che non può però non passare anche da un giusto riconoscimento economico a lavoratori e lavoratrici, dal rafforzamento della bilateralità e da maggiori investimenti in salute e sicurezza sul lavoro.
di Stefano Costa – Segretario Nazionale FenealUil
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