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Rinnovato il contratto edilizia PMI

30 ottobre 2013 • News

CCNL EDILIZIA – PICCOLE E MEDIE IMPRESE

SINTESI DELL’ACCORDO

Sottoscritto lo scorso 28 ottobre il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli edili delle piccole e medie imprese scaduto lo scorso 31 dicembre, tra le organizzazioni sindacali di categoria FENEAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL e le organizzazioni imprenditoriali aderenti a ANIEM – Associazione Nazionale Imprese Edili Manifatturiere e ANIER – AssociazioneNazionale Imprese Edili in Rete e Confimi Impresain rappresentanza di 30mila piccole e medie imprese dell’industria edile.

Il contratto entrerà in vigore il prossimo 1° novembre e avrà durata triennale con scadenza il 31 dicembre 2015.

Dall’intesa emerge la volontà di valorizzare professionalità, capacità formative e esperienze specialistiche presenti nelle maestranze del settore, facendo dell’esperienza il valore fondante sul quale cercare l’uscita dal tunnel.

Per il segretario nazionale Feneal Uil Emilio Correale, responsabile delle politiche contrattuali del settore edile, “questo primo rinnovo, nel settore edile, deve rappresentare una spinta a fare lo stesso sui tavoli di trattativa ancora aperti, per contrastare gli effetti negativi che questi pesanti anni di crisi hanno significato per il settore. La contrattazione resta uno strumento indispensabile per tutelare i lavoratori e i loro diritti, e soprattutto per migliorare le loro condizioni di vita. Siamo soddisfatti del testo sottoscritto e delle novità introdotte, anche se per il futuro speriamo si lavori ad avere un unico contratto con tutte le controparti, il che comporterebbe certamente, secondo noi, un passo in avanti per le relazioni industriali.”

Sul piano dei contenuti è stato ottenuto un aumento salariale di 90 euro al parametro 100 diviso in tre tranches: 36 euro dal 1° novembre 2013, 27 euro dal 1° novembre 2014 e 27 euro dal 1° novembre 2015, vengono rafforzate sia le tutele per gli apprendisti e che le regole riguardanti la contrattaziodi II livello e, soprattutto, resta invariato il sistema di attribuzione del Premio APE, Anzianità Professionale Edile, ‘elemento qualificante e unificante del settore’. Tra gli altri punti fondamentali dell’accordo vi è la parte riguardante formazione e informazione, salute e sicurezza, legalità e lavoratori immigrati, maternità e pari opportunità, “si è lavorato – aggiunge il sindacalista – a soluzioni importanti, idonee a qualificare le imprese e a garantire la rappresentanza di tutti i soggetti.” Per quanto riguarda poi il Protocollo sugli Enti Bilaterali, Correale conclude “si procederà ad una riorganizzazione del sistema, a partire dalla costituzione di un unico tavolo per l’intero settore, per preservare e migliorare questo strumento fondamentale per i lavoratori edili.”Al riguardo le rappresentanze datoriali e sindacali ritengono, infatti, non più rinviabile una razionalizzazione e riorganizzazione profonda dei sistemi di bilateralità del settore, orientata a garantire migliore efficienza, omogeneizzazione delle procedure e delle prestazioni, riduzione dei costi complessivi a vantaggio di imprese e lavoratori, confermando altresì il riconoscimento in tutte le casse edili dei diversi Contratti, sia a livello nazionale che territoriale, nonché della reciprocità rispetto alle ore maturate dai lavoratori nei diversi sistemi.

Infine le parti nazionali hanno concordato l’urgenza di misure finalizzate ad attenuare l’incidenza del costo del lavoro, “in particolar modo alleggerendo il peso fiscale diretto in busta paga e intervenendo sugli oneri assicurativi versati dalle aziende nei confronti dell’INAIL, per i quali si condivide l’impegno ad avanzare proposte che consentano una riduzione delle aliquote da destinare all’ incremento dei livelli di reddito dei lavoratori."

VAI AL TESTO DELL’IPOTESI DI ACCORDO RINNOVATO

Le agenzie stampa

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RAGGIUNTO L’ACCORDO SUL RINNOVO DEL CCNL EDILIZIA PMI

Sottoscritto in data odierna l’accordo sul rinnovo del contratto di lavoro  per i dipendenti  edili delle piccole e medie imprese tra le organizzazioni sindacali di Categoria Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil e le associazioni ANIEM – Associazione Nazionale Imprese Edili Manifatturiere, ANIER – Associazione Nazionale Imprese Edili in Rete, e Organizzazioni Imprenditoriali rappresentative del comparto edile aderente a Confimi Impresa.

Si tratta del primo rinnovo per il settore edile in questa tornata contrattuale.

"L’intesa prevede – si legge in una nota diffusa congiuntamente – una durata triennale ed un incremento retributivo al livello base di €. 90,00."

Si evidenzia un impegno condiviso delle Parti per fornire un segnale significativo agli operatori del comparto alle prese con una delle crisi più complesse e prolungate del dopoguerra. In particolare, emerge nell’intesa contrattuale la volontà di valorizzare professionalità, capacità formative e esperienze specialistiche presenti nelle maestranze del settore, facendo dell’esperienza il valore fondante sul quale cercare l’uscita dal tunnel.

In questo contesto le parti riconfermano valore ed efficacia dell’APE come elemento  qualificante e unificante di Settore.

Le rappresentanze datoriali e sindacali ritengono non più rinviabile una profonda razionalizzazione e riorganizzazione dei sistemi di bilateralità del settore, orientata a garantire migliore efficienza, omogeneizzazione delle procedure e delle prestazioni, riduzione dei costi complessivi a vantaggio di imprese e lavoratori, confermando altresì il riconoscimento in tutte le casse edili dei diversi Contratti, sia a livello nazionale che  territoriale, nonché della reciprocità rispetto alle ore maturate dai lavoratori nei diversi sistemi. 

ANIER, ANIEM e OO.SS. condividono la necessità di migliorare i livelli retributivi dei lavoratori, nonostante la perdurante recessione che penalizza in maniera profonda anche l’edilizia.

Le stesse parti nazionali concordano altresì sull’urgenza di misure finalizzate ad attenuare l’incidenza del costo del lavoro, in particolar modo alleggerendo il peso fiscale diretto in busta paga e intervenendo sugli oneri assicurativi versati dalle aziende nei confronti dell’INAIL, per i quali si condivide l’impegno ad avanzare proposte che consentano una riduzione delle aliquote da destinare all’ incremento dei livelli di reddito dei lavoratori.

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