Massimo Trinci a Radio1 Rai
L’irregolarità è spesso associata al fenomeno degli infortuni sul lavoro.
Boom delle collaborazioni irregolari (+84%) e della somministrazione illecita. Ma diminuisce di otto punti percentuali il lavoro nero. Tra i risultati del primo trimestre, si rileva una diminuzione dellavoro nero (-8% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente), con l’accertamento di 21.866 lavoratori totalmente sommersi. Per quanto riguarda l’incidenza del lavoro irregolare per settore, la maggiore concentrazione si conferma nell’edilizia (55% delle aziende ispezionate), in agricoltura(50%) e nel settore terziario e industriale (entrambi con il 46%).
Massimo Trinci (Feneal Uil) e Paolo Buzzetti (Ance) intervistati a Radio 1.
I costruttori edili chiedono che in cantiere sia possibile stipulare un solo contratto e non ricorrere a diverse forme contrattuali. Per Massimo Trinci il problema maggiore è rappresentato dai falsi lavoratori autonomi.
Riascolta la trasmissione in podcast puntata del 3 luglio 2013 (minuto 29)
Lavoro, moltissime le imprese irregolari– Il avoro in questo periodo manca e quando c’è troppo spesso è irregolare. Sicuramente viene da pensarlo leggendo i dati diffusi ieri dal ministero del Lavoro che ha ispezionato 65mila imprese scoprendo che il 62% di esse presentano irregolarità, soprattutto nell’utilizzo delle forme contrattuali. Una notizia positiva però c’è: il lavoro nero è diminuito di otto punti percentuali nel primo trimestre dell’anno. In cima alla classifica delle irregolarità nelle aziende ispezionate c’è il settore edilizio, segue quello agricolo. Ne abbiamo parlato con Paolo Buzzetti, presidente ANCE e con Massimo Trinci segretario generale Feneal Uil