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Massimo Trinci

13 dicembre 2013 • News

EDILIZIA: FENEAL, ANCE GARANTISCA VERO CONFRONTO SU CONTRATTO

IL SEGRETARIO GENERALE MASSIMO TRINCI IN PIAZZA A NAPOLI ALLA MANIFESTAZIONE

 

Roma, 13 dic. (Adnkronos/Labitalia) – "Il settore e’ allo stremo

e ne siamo consapevoli, ma il dazio non puo’ essere fatto pagare
soltanto ai lavoratori: questo e’ quello che innanzitutto vogliamo
dire alle nostre controparti e al governo". Con queste parole Massimo
Trinci, segretario generale Feneal Uil, ha concluso a piazza dei
Martiri, a Napoli, davanti alla sede dell’Ance, una delle quattro
manifestazioni interregionali dello sciopero nazionale di 8 ore
organizzato oggi da Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil.

Al grido "vogliamo il lavoro e il contratto" sono scesi in

piazza a Milano, Roma, Napoli e Palermo i lavoratori edili per
chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per
il settore, scaduto da ormai quasi un anno, dopo lo strappo avvenuto
lo scorso 21 novembre tra sindacati, Ance e Coop e dopo che queste
avevano presentato un testo ritenuto dai sindacati inaccettabile non
prevedendo alcun aumento salariale e l’eliminazione dell’anzianita’
professionale edile oltre all’annullamento delle prestazioni delle
casse edili.

Il segretario generale Trinci ha concluso la manifestazione con

il suo intervento in cui ha sottolineato "la vitale necessita’ per il
settore di riprendere a crescere ma attraverso un nuovo modello di
edilizia che traini l’intera economia italiana".

"Mai piu’ -ha detto Trinci- l‘edilizia

di una volta, mai piu’ abusi, costruzioni in zone a rischio,
sfruttamento del territorio e cementificazione senza freni. Mai piu’
300mila abitazioni all’anno di cui migliaia restano invendute".

 "L’edilizia ha bisogno di liquidita’, lavoro, ma anche -ha

proseguito Trinci- di un diverso sviluppo che punti a sostenibilita’ e
qualita’. Se l’Ance, come continua a sostenere da tempo, vuole tutto
questo, inizi a fare la sua parte garantendo un confronto vero per il
rinnovo del contratto, per un lavoro sicuro e dignitoso e per un
adeguato aumento salariale".

 "Le loro proposte -ha aggiunto Trinci- vogliono soltanto dire un

ritorno al passato, e non invece, come la crisi ha reso ancora piu’
necessario, un cambio di rotta che migliori la vita di tutti, come
lavoratori e come cittadini. La crisi non deve essere uno scudo dietro
cui trincerarsi, nascondendo. la propria incapacita’ di affrontare i
problemi che comporta, piuttosto – ha concluso Trinci – cogliamo
l’occasione per rialzarci e ricreare le occasioni per il lavoro a
partire dalla messa in sicurezza del territorio e dalla
riqualificazione dell’esistente, scuole, periferie, ospedali,
patrimonio artistico".

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