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costruzioni

L’intervista a F. Sannino su Civiltà di Cantiere

19 luglio 2016 • News

Su Civiltà di Cantiere l’intervista a Francesco Sannino – Segretario Nazionale FENEALUIL e Vice Presidente Formedil.

“Per un ruolo centrale della bilateralità nella riforma del mercato del lavoro.”

vai al sito Civiltà di Cantiere

“L’idea di fondo, per un nuovo sistema delle relazioni industriali si basa sul principio di fare del lavoro e dell’impresa leve importanti, anche per un cambiamento profondo del Paese. Ed è in questo quadro che la Bilateralità si conferma un originale modello di partecipazione e un sistema dinamico di regolazione del confronto, che si concretizza nell’erogazione di una vasta gamma di servizi, prestazioni e progettazione condivisa.” Per Francesco Sannino, vicepresidente del Formedil la bilateralità e il sistema che vi è stato costruito intorno costituiscono pilastri fondamentale su cui rilanciare il settore. Sannino sottolinea come “le iniziative contro la crisi sviluppate in questi anni dalle Parti Sociali di filiera, sono la testimonianza dell’innovazione delle relazioni sindacali nelle costruzioni, una scelta politica lungimirante che ha impedito l’affermazione dell’idea che vuole una realtà settoriale con meno vincoli e meno tutele del lavoro. Nonostante le deludenti risposte da Governo e Parlamento sul favorire gli investimenti e la modernizzazione del Paese, l’originale esperienza sviluppatasi intorno agli Stati Generali delle Costruzioni, alle manifestazioni unitarie del settore con i caschetti colorati realizzate in giro per l’Italia, ai Manifesti per le regole e la qualità del costruire nel nostro Paese e il progetto sulla buona occupazione sono state un collante che ha impedito di lasciare il settore abbandonato a se stesso. E i 408.456 sopraluoghi tecnici in cantiere, le 266.846 figure formate tra tecnici, preposti alla sicurezza e lavoratori inseriti per la prima volta nel settore attraverso la realizzazione di 31.126 corsi, così come i milioni di DURC rilasciati ogni anno, rappresentano l’impegno della bilateralità per la trasparenza, la sicurezza in cantiere e la crescita professionale nonostante la crisi e le straordinarie difficoltà in cui il sistema si è trovato ad operare. Deve esserci consapevolezza che la bilateralità è un vero strumento al servizio del settore e non un ostacolo al fare impresa.”

Secondo Sannino con l’apertura della nuova contrattazione si può correggere quanto avvenuto negli ultimi anni dove molte delle direttive previste dal contratto sono state disattese. “Dobbiamo stabilire un percorso in grado di assicurare una riorganizzazione del sistema bilaterale delle costruzioni in termini di maggiore efficienza e di semplificazione. E’ essenziale affinché il sistema sia efficace un adeguato livello di risorse economiche destinate ai singoli servizi così come la gestione non può assorbire la quasi totalità del contributo contrattuale. E garanzie vuol dire battersi affinché sia consentito agli edili una pensione anticipata. Gli edili sono esposti a continui sforzi che fanno della categoria un settore logoro dal punto di vista fisico, vulnerabili al rischio infortunistico, e alle malattie professionali, un lavoro che può essere svolto solo, se si gode ottima salute, eppure, il lavoro in cantiere non è riconosciuto come attività usurante. Un lavoratore edile non può stare su una gru a torre o su un’impalcatura fino a 67 anni. Ne è una conferma il fatto che rispetto agli infortuni mortali avvenuti nel 2015, il 38% ha riguardato lavoratori che avevano oltre sessanta anni di età.”

Per il vicepresidente del Formedil il sistema bilaterale può svolgere un ruolo importante nell’ambito della riforma del mercato del lavoro. “L’introduzione del contratto di ricollocazione, e le risorse comunitarie legate al sistema di politiche attive per il lavoro possono fare di Blen.it lo strumento per offrire azioni utili a lavoratori e imprese coniugando formazione e politiche attive del lavoro. Il nostro sistema potrebbe candidarsi a operare liberamente nel mercato dei servizi a favore del mondo del lavoro, in quanto soggetto abilitato e quindi riconosciuto come struttura di intermediazione di manodopera che svolge anche formazione. Ma perché ciò avvenga in modo efficace è necessario superare le difficoltà che impediscono la realizzazione di un vero sistema degli enti paritetici attraverso la messa in rete delle banche dati per la gestione dell’attività della borsa lavoro.”

 

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