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Legalità

13 novembre 2013 • News

Concluso il ciclo di incontri interregionali “linee guida antimafia e protocolli di legalità di seconda generazione”.

Dopo l’esperienza dei protocolli di legalità in varie parti d’Italia che hanno rappresentato l’inizio di una nuova stagione per la prevenzione della presenza mafiosa nei cantieri edili pubblici, le Federazioni Nazionali Feneal Uil Filca Cisl Fillea Cgil hanno elaborato un documento di linee guida antimafia e protocolli di legalità di seconda generazione per affrontare le criticità in atto.
Per discutere del documento sono stati organizzati incontri interregionali: il 24 ottobre a Torino per la Liguria, il Piemonte, la Valle D’Aosta, la Lombardia, il Veneto, il Trentino A.A. ed il Friuli V.G; il 30 ottobre a Roma per l’Emilia R.,la Toscana, le Marche, l’Umbria, l’Abruzzo, il Lazio e la Sardegna, il  7 novembre a Palermo per il Molise, la Basilicata, la Campania, la Puglia, la Calabria e la Sicilia.

“Sono stati firmati circa 100 protocolli – ricorda il Segretario Nazionale Feneal Donato Bernardo Ciddio di cui 23 prevedono la presenza del sindacato in Prefettura per il controllo dei flussi della manodopera. Queste nostre linee guida unitarie si propongono di affermare alcuni principi fondamentali e di risolvere delle criticità. Innanzitutto – afferma il segretario – i protocolli funzionano molto bene per quanto riguarda il controllo dei flussi finanziari e, ovviamente, per le interditive antimafia nei confronti di soggetti che hanno a che fare con la criminalità organizzata, ma le nostre perplessità riguardano invece il terzo sistema, quello cioè dei flussi di manodopera, per il quale sosteniamo la necessità di farlo funzionare in via preventiva e non solo come un’ulteriore procedura burocratica.” Per concludere il segretario fa sapere che sono in attesa di incontrare il CCASGO, Comitato di Coordinamento per l’Alta Sorveglianza delle Grandi Opere, organo presieduto dal Prefetto Frattasi, “al quale – spiega –  illustreremo le linee guida antimafia e la nostra proposta di estendere, per filone di interesse nazionale, le procedure protocollari che abbiamo elaborato con il Prefetto Sinesio per il Piano Carceri.”

IL DOCUMENTO UNITARIO LINEE GUIDA ANTIMAFIA E PROTOCOLLI DI SECONDA GENERAZIONE

 
 
 
 
 

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