Lavoratori Italcementi
Lavoratori Italcementi. Senza risposte sul lavoro pronti a serrata
Fonti: Testate locali varie
Lavoratori del gruppo Italcementi: quale futuro?”: il grande punto interrogativo disegnato dai dipendenti della sede cittadina di fronte al palazzo del Comune di Bergamo è una disperata richiesta di risposte, sul piano industriale e occupazionale.
Un appello alla politica, alla famiglia Pesenti e alla cittadinanza, chiamata a stringersi attorno a una vicenda che la riguarda da vicino perchè, se i mille dipendenti scarsi della provincia di Bergamo temono seriamente per il proprio posto di lavoro, perdere per sempre una realtà industriale che è sempre stata un punto di riferimento impoverirebbe tutto il territorio.
Al flash mob organizzato dalle segreterie provinciali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil hanno partecipato circa 200 lavoratori della sede di Bergamo, la stessa che in seguito alla vendita ai tedeschi di HeidelbergCement potrebbe perdere tutto il proprio potere decisionale: un timore reale perchè, hanno ricordato i dipendenti, “non si tratta di una fusione con due realtà messe sullo stesso piano, quanto piuttosto di un’azienda che ne acquista un’altra e che quindi detterà le condizioni”.
Al primo posto tra le preoccupazioni dei lavoratori c’è sicuramente l’aspetto occupazionale. “Non ci lascia tranquilli l’assenza di un piano industriale e questa è stata la prima richiesta che abbiamo fatto – dicono i sindacati – perchè vorremmo parlare di questo prima che di ammortizzatori sociali: l’altra è che la sede di Bergamo diventi il punto di riferimento per il Sud Europa e il bacino del Mediterraneo in modo da conservarne l’importanza e salvaguardare i posti di lavoro”.
“Abbiamo chiesto questa possibilità al Ministero per lo Sviluppo Economico perchè i propositi di Italcementi sono buoni ma della salvaguardia dell’occupazione dobbiamo parlarne coi
tedeschi” aggiungono.
Solidarietà e vicinanza ai lavoratori è stata espressa dal vicesindaco di Bergamo Sergio Gandi, presente alla manifestazione per ascoltare le istanze: “La mia presenza è la testimonianza della vicinanza della città e del territorio alla vicenda Italcementi: ognuno di noi sta lavorando, chi a livello locale, chi a livello nazionale, per sostenere le vostre richieste. Voi siete un patrimonio di conoscenze e competenze che non può essere disperso. Non possiamo decidere per chi gestisce l’operazione ma possiamo provare a condizionarla con azioni concrete: vogliamo che Italcementi rimanga su questo territorio”.
Il prossimo passo per i lavoratori Italcementi è un’assemblea pubblica convocata per il 23 ottobre al Cinema Teatro del Borgo ma la data della svolta è il 2 novembre, giorno del coordinamento e dell’incontro con l’azienda dove verranno decise le iniziative per tutto il gruppo.