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Italcementi

2 ottobre 2013 • News

I sindacati si oppongono alle decisioni dell’azienda e proclamano lo sciopero e il blocco degli straordinari.

Continuano gli incontri sia con l’azienda che con il Ministero per la situazione degli stabilimenti Italcementi di Scafa (Pe) e Monselice(Pd). Nei giorni scorsi si sono tenute riunioni per discutere delle problematiche legate all’attuazione del Piano di ristrutturazione 2013-2014 dell’azienda , nel corso dei quali i sindacati,  la Feneal Uil ha sottolineato la necessità di concretizzare soluzioni ed interventi che salvaguardino i livelli occupazionali e le professionalità impiegate nel settore.  Ma l’azienda ha, invece, confermato la sua volontà di voler sospendere, per poi cessare, qualsiasi attività nei siti produttivi in questione a partire da gennaio 2014, e di voler rivedere comunque gli obiettivi del piano che l’Azienda aveva varato nello scorso gennaio al fine di superare la crisi e prefigurare un nuovo assetto organizzativo e produttivo per mantenere la leadership produttiva  in funzione dell’andamento del mercato nazionale nel periodo di vigenza dello stesso.

I sindacati unitamente al coordinamento delle RSU Italcementi contro questa decisione hanno invitato l’Azienda al rispetto dell’Accordo ministeriale per salvaguardare l’assetto produttivo individuato nel Piano e, conseguentemente, i livelli occupazionali definiti, ma avendo ricevuto soltanto risposte insufficienti, hanno deciso di proclamare: 

  • il blocco immediato degli straordinari negli stabilimenti maggiormente interessati alla produzione a ciclo completo;
  • il blocco immediato delle attività affidate alle imprese esterne e conseguente riconduzione all’organizzazione interna del lavoro consentendo il riassorbimento del maggior numero possibile di addetti;
  • 16 ore di sciopero così articolate:
  • 8 ore di sciopero nazionale il giorno 11 ottobre p.v.
  • Manifestazione Nazionale 11 ottobre davanti la sede legale dell’azienda a Bergamo;
  • 8 ore da effettuarsi entro fine ottobre.

Il Coordinamento delle RSU ha inoltre rivendicato il ripristino di corrette Relazioni Sindacali sia a livello nazionale che di stabilimento (RSU) basate sul confronto, sulla partecipazione e coinvolgimento nella scelta e nella modalità di gestione degli strumenti individuati e individuabili quali trasferimenti, formazione, rotazione, premio feriale e indennità di preavviso per traguardare il 2014.

 
 
 
 
 
 
 

 

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