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Gruppo Ferretti

29 gennaio 2014 • News

Lo stabilimento Ferretti di Forlì rischia la chiusura, scatta la mobilitazione nazionale.

I lavoratori della Ferretti si sono mobilitati in massa ieri per protestare contro la decisione del Gruppo di chiudere lo stabilimento di Forlì. Decisione che l’azienda ha comunicato ai sindacati nell’incontro dello scorso 23 gennaio. La nuova proprietà del gruppo cantieristico Ferretti, la cinese Weichai, intende infatti chiudere, nel giro di qualche mese, lo stabilimento produttivo di Forlì, attivo da 25 anni, lasciando nel capoluogo romagnolo, dove l’industria Ferretti è nata, solamente la sede aziendale e gli uffici, che al momento occupano circa 200 dipendenti. Per i dipendenti addetti alla produzione forlivese, composta da imbarcazioni in vetroresina di medio-piccole dimensioni, le più colpite dalla crisi, i vertici della Ferretti prevedono, invece,  il trasferimento in altri cantieri del gruppo, a Cattolica-Mondolfo (80 unità), e La Spezia (70), con  l’esubero di circa 50 unità. Secondo il management dell’azienda la chiusura della produzione a Forlì, comporterebbe un risparmio di circa 5 milioni di euro a fronte di un passivo dell’ultimo esercizio pari a 35 milioni.

Nel corso degli incontri con l’azienda di questi ultimi giorni i rappresentanti sindacali hanno chiesto di ricorrere agli ammortizzatori sociali che si potrebbero utilizzare per un lungo periodo di tempo, in attesa che il mercato riprenda sul versante della domanda. Per Feneal Filca Fillea è necessario “un vero confronto con l’azienda perché si vadano a verificare, nell’ambito di una revisione del piano industriale, quelle soluzioni alternative che noi – dicono – riteniamo praticabili ed efficaci.” – E aggiungono – “Già oggi abbiamo a disposizione strumenti che consentono di gestire, senza adottare soluzioni traumatiche, l’attuale difficoltà; abbiamo ancora a disposizione la CIGS per tutto il gruppo che aiuterebbe ad affrontare l’attuale crisi se utilizzata bene; ed una procedura di mobilità volontaria non ancora esaurita.”

Intanto prosegue la mobilitazione dei lavoratori con iniziative di protesta anche in altri siti, e le organizzazioni sindacali hanno già provveduto a richiedere incontri con le istituzioni per risolvere la situazione e rispondere alle tante domande che permangono.

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