Foggia, rabbia e indignazione dei lavoratori del settore lapideo
Documento finale assemblea generale lavoratori lapidei
della Provincia di Foggia 29 gennaio 2020
I lavoratori del settore lapideo della Provincia di Foggia riuniti in assemblea generale in data odierna ad Apricena presso Casa Matteo Salvatore alla presenza delle segreterie Nazionali, Regionali e Provinciali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, plaudono la totale adesione allo sciopero indetto per rivendicare il rinnovo del Contratto Provinciale lapidei scaduto il 30 giugno 2017.
Le Organizzazioni sindacali, unitamente all’assemblea dei lavoratori, ritengono incomprensibile e inopportuno il recesso e la disdetta comunicata dalla sezione Lapidei di Confindustria Foggia a danno delle relazioni industriali, da sempre fulcro dello sviluppo del settore, dell’aspetto sociale ed economico e della sicurezza nei luoghi di lavoro. L’azione unilaterale della sezione marmi di Capitanata rappresenta un duro attacco al rispetto del Contratto Nazionale e alla legalità e regolarità del settore negando quanto contrattato in passato.
Inoltre non si condividono le motivazioni del recesso e disdetta del contratto provinciale che come quella che sostiene la crisi del settore. Infatti, non ci spieghiamo come mai le aziende chiedano sistematicamente ai lavoratori di effettuare straordinari, cosa stranissima e che vale come una contraddizione di fatto, da alcuni dati statistici risultano i successi dell’imprenditoria lapidea, che non spiegano la ritrosia al rinnovo contrattuale provinciale e la chiusura alle istanze sollevate dai lavoratori. Negli ultimi tempi l’industria estrattiva in Puglia, con particolare riferimento alle vendite di prodotti delle miniere e delle cave, ha registrato un incremento delle esportazioni pari al 9,8% e certo non può essere opposta la presenza del contratto integrativo quale ostacolo concorrenziale per le aziende, in quanto il bacino marmifero della Capitanata è qui, non altrove.
Con il rinnovo contrattuale, si chiede di rendere operativo l’osservatorio sul settore, di attuare politiche di sviluppo con i marchi, di promuovere la sostenibilità e la valorizzazione delle politiche di filiere fino alla trasformazione in loco quale sostegno alla green economy, industria 4.0 e il rispetto dell’ambiente e di garantire la prevenzione e massima sicurezza sul posto del lavoro
Le Organizzazioni sindacali, unitamente all’assemblea dei lavoratori, nel prendere atto ad oggi della mancata convocazione per l’apertura del tavolo negoziale, confermano lo stato di agitazione e proclamano da domani 30 gennaio 2020 lo sciopero generale del settore dalle ore 10,00 alle 11,00 e dalle 14 alle 15 ogni giorno fino a risoluzione della vertenza.
Infine chiedono l’intervento del Prefetto di Foggia per sollecitare l’avvio del tavolo negoziale e l’impegno delle amministrazioni comunali del bacino Marmifero di Apricena, Poggio Imperiale e Lesina attraverso un Consiglio comunale Monotematico.