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marmo

Firmato integrativo Massa Carrara

9 luglio 2018 • lapidei, News Territoriali

Il commento del Segretario Nazionale Fabrizio Pascucci: “Ottimo risultato raggiunto a Carrara, sconfitto il tentativo di trasformare l’integrativo territoriale in aziendale! Positivo il risultato economico per tutti i lavoratori del piano e delle cave, maggiore sicurezza sul lavoro con il rafforzamento del Comitato Paritetico Territoriale. Un ottimo accordo che avvia la stagione del rinnovo del CCNL.”

Rassegna – La Nazione di Massa Carrara

«Orgogliosi del contratto integrativo. Tolto lo scellerato premio produzione»

I sindacati soddisfatti della trattativa conclusa con gli industriali. DA LUNEDÌ in pagamento la rata del vitalizio comunale del marmo.

Di CLAUDIO LAUDANNA «SIAMO SODDISFATTI e orgogliosi per l’accordo raggiunto. Questa categoria ha dimostrato di essere la punta di diamante della lotta operaia in provincia». Così Francesco Fulignani, Roberto Venturini e Giacomo Bondielli commentano la chiusura del contratto integrativo per il marmo. I leader di Feneal Uil, Fillea Cgil e Filca Cisl dopo aver raggiunto l’accordo con gli industriali mercoledì sera hanno passato giovedì nella stesura del documento che poi è stato firmato. Ieri, infine, è stato il momento dei bilanci e questi per tutti loro sono stati certamente positivi. «SIAMO contenti di come sia conclusa la trattativa tanto dal punto di vista economico che politico — esordisce Venturini -. Siamo anzitutto orgogliosi di aver arginato il tentativo di eliminare il contratto integrativo provinciale a favore di contratti aziendali. Inoltre abbiamo respinto la pretesa di mettere in discussione quello che si era ottenuto nelle precedenti contrattazioni e, infine, abbiamo eliminato lo scellerato tentativo di legare i premi di risultato alle quantità escavate». «Il presidente degli industriali, Erich Lucchetti, dice che questo accordo non soddisfa pienamente nessuno, ma non è vero — aggiunge Fulignani -. Noi siamo estremamente soddisfatti di questo contratto e soprattutto siamo fieri del fatto che, al di là degli aspetti economici, abbiamo respinto il tentativo di affossare 75 anni di storia e di lotte sindacali cominciate nel 1943 con la sigla del primo contratto provinciale. Adesso, con questo accordo collettivo firmato, chi vuole è liberissimo di andare a farne altri aziendali proponendo soluzioni che lo migliorino. Noi non lo impediremo di certo». I leader sindacali si sono poi concentrati sulla parte retributiva dell’accordo. «CREDO che con questo accordo si siano introdotti dei principi importanti — spiega Venturini -. Penso al fondo Altea, che va a integrare le prestazioni coperte dalla sanità pubblica, ma è importante anche il premio assiduità che si basa su di un meccanismo molto complesso, ma che porterà nelle tasche dei cavatori circa 550 euro in più l’anno che saranno pagati in un’unica soluzione a luglio oltre ai 610 già previsti». «RISPETTO al passato, inoltre — sottolinea Fulignani — la differenza tra piano e monte si è molto ridotta. In tutto ci saranno circa 150 euro di differenza, vale a dire un 15 per cento rispetto al 30 del passato. Per quanto abbiamo fatto dobbiamo comunque ringraziare tutti i lavoratori che hanno continuato la lotta per cinque giorni senza fermarsi mai e poi anche alla Lega dei cavatori e alle cooperative». «Importante — chiosa Bondielli — è stato anche il contributo degli autotrasportatori. Per tutta la durata della lotta hanno capito le nostre rivendicazioni e tutti i giorni arrivando alle pese si sono sempre rigirati senza fare alcun tipo di problema».

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