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Fiat Mirafiori

12 gennaio 2011 • News

Antonio Correale, Segretario Generale FeNEAL UIL:

‘Condividiamo la scelta coraggiosa e riformista della Uilm, convinti che sia l’unica risposta possibile in grado di conservare diritti fondamentali e spazi di contrattazione essenziali.’

“In questi giorni cruciali per il futuro dei lavoratori della Fiat ci sentiamo pienamente coinvolti e solidali con il coraggioso e lungimirante impegno del gruppo dirigente e dei militanti della Uilm, in quanto siamo convinti che la tutela dei diritti dei lavoratori sia efficace se si punta ad obiettivi di sviluppo e se si accettano le sfide che guardano al futuro.

La nostra convinzione di sindacato riformista è che occorra restituire al Paese fiducia e capacità di negoziare e concludere accordi che impediscano il declino produttivo ed economico: il referendum a Mirafiori è uno snodo fondamentale di questo cammino ed è per questo che auspichiamo che attorno alle posizioni della Uilm si crei un ampio consenso e si allontani il rischio di perdere una scommessa importante per la crescita economica e sociale del Paese. Se così fosse, sarebbe nell’interesse di tutto il movimento sindacale ripartire dalla presa d’atto di questo esito per incalzare con estrema decisione Governo, Istituzioni e forze imprenditoriali sul terreno delle politiche economiche concrete che si perdono nei labirinti di un confronto politico lontano dalle attese del Paese.

Questo durissimo periodo di crisi, nel quale i settori produttivi hanno pagato un prezzo salato in termini di occupazione, non può non insegnare a tutti che l’unica via per ottenere una svolta è quella di mantenere in piedi relazioni industriali costruttive e capaci di guardare oltre il contingente. Sbarrando la via a settarismi, a manifestazioni inaccettabili di odio, a prevaricazioni ideologiche che finiscono con avvelenare un contesto sociale già instabile e svilire il ruolo sindacale in una fase di grande sfilacciamento sociale quando invece occorrerebbe una forte unità d’intenti, sempre necessaria, nel difendere le ragioni della crescita.

Siamo convinti che l’unica risposta possibile in grado di conservare diritti fondamentali e spazi di contrattazione essenziali sia quella riformista che la Uilm ha difeso con chiarezza e coerenza. Ecco perché riteniamo naturale e giusto appoggiare questa linea ed augurarle un importante successo che ponga le basi per continuare ad operare nella direzione di assicurare a questo Paese prospettive di rilancio sul piano industriale ed economico più generale.”  

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