Incidente a Massa Carrara
L’ENNESIMO INCIDENTE A MASSA CARRARA
DOMANI I FUNERALI DEL LAVORATORE
Domani 1° dicembre sciopero di 4 ore e invito a tutti i lavoratori a partecipare ai funerali di Mauro Giannetti, vittima di un incidente sul lavoro in cava. Le categorie del marmo si fermano per l’intera giornata.
Le segreterie provinciali di Cgil e Uil di Massa Carrara proclamano 4 ore di sciopero per domani 1° dicembre 2016 ed esprimono il più sentito cordoglio alla famiglia di Mauro Giannetti. I funerali si terranno domani 1° dicembre 2016, alle ore 15, presso la Chiesa Maria S.S. Mediatrice di Avenza, vicino al campo sportivo San Marco.
Le modalità di svolgimento dello sciopero saranno definite dalle singole catogorie così da facilitare la partecipazione dei lavoratori ai funerali. Le categorie del marmo si fermano per l’intera giornata.
DAL TIRRENO – MASSA CARRARA
L’AFFONDO DI FULIGNANI (SEGRETARIO FENEAL UIL MASSA CARRARA) «Se succede col ghiaccio radiamo a zero l’Inps»
SINDACATI CHIEDONO RISPOSTE E IMPEGNO SU SICUREZZA
«Lo vede sindaco, lei oggi ci vede qui pacati. Lo vede presidente Enrico Rossi? I toni sono calmi, siamo qui a confrontarci e siamo pronti a collaborare.Però vi dico una cosa se questa tragedia fosse avvenuta in una giornata di ghiaccio, col freddo e con la neve come sono costretti a lavorare da sempre i nostri cavatori, ebbene noi non saremmo qui. Ma saremmo sotto l’Inps, per raderlo a zero». Lo ha detto in tono pacato, proprio come aveva promesso, Francesco Fulignani storico segretario della Feneal Uil. Ma il suo è stato un vero e proprio affondo per ricordare, nella giornata del lutto e del cordoglio, che ci sono ancora partite importanti aperte per la sicurezza dei lavoratori. «Presidente Rossi – ha continuato Fulignani – Noi abbiamo apprezzato moltissimo il suo impegno con il ministro Poletti per discutere sulla cassa integrazione in casa nei giorni di meteo avverso. E ora da lei vogliamo sapere come stanno le cose. Perché non ce la facciamo più. Perché questi morti sono i nostri colleghi, i nostri amici, potrebbero essere i nostri figli. Io ve lo dico, qui davanti a tutti. Se succederà un nuovo incidente, e sarà in una giornata di tempo cattivo, ci vado io sotto all’Inps». Parole che colgono nel segno quelle del segretario della Feneal Uil. Perchè nell’affollata aula di palazzo civico, quelle deputate alle riunioni delle commissioni consiliari, ci sono tanti di quei lavoratori che, con le temperature rigide, con il ghiaccio e la neve, conoscono fin troppo bene la fatica di andare in cava. E alla domanda di Fulignanani è arrivata una risposta precisa e netta del presidente Enrico Rossi. «Il prossimo 15 dicembre avremo un incontro a Roma e al primo punto all’ordine del giorno abbiamo messo proprio la questione della cassa integrazione in cava in condizioni metereologiche avverse». Un impegno preciso che il presidente della Regione ha preso davanti alle rappresentanze sindacali e dei lavoratori. E proprio questi ultimi hanno fatto sentire la loro voce, Attraverso Andrea Vannucci, presidente della Lega dei cavatori. «Noi lavoratori rappresentiamo l’ultima ruota dell’ingraggio – ha esordito Vannucci – Ma spesso, e questo dovrebbero ricordarselo bene tutti, noi la cava la sentiamo ancora più nostra dei datori di lavoro. Noi alla cava vogliamo bene, e proprio per questo a volte ci lasciamo le penne». Vannucci ha poi aggiunto uno spunto di riflessione, da portare anche nei prossimi tavoli che, come ha dichiarato il sindaco Angelo Zubbani si riuniranno a cadenza mensile. «Qui, in cava, i ritmi di lavoro sono aumentati, sono andati alle stelle – ha concluso Vannucci – E su questo bisogna riflettere, tutti insieme». (a. v.)