Crisi economica
La Segreteria nazionale della Uil esprime forti preoccupazioni per l’aggravarsi della crisi economica e finanziaria che sta mettendo a dura prova la stabilità dell’Europa e, in particolare, del nostro Paese. In questo quadro, il taglio delle stime di crescita dell’Italia, secondo il Fondo monetario Internazionale, e il declassamento del nostro debito, ad opera di Standard and Poor’s, sono solo gli ultimi due segnali negativi a conferma delle gravi difficoltà della fase che stiamo attraversando in un contesto europeo, complessivamente, in difficoltà.
A maggior ragione, per il nostro Paese, diventano improcrastinabili misure urgenti che non siano volte solo al necessario contenimento della spesa. La riduzione del debito e il pareggio di bilancio, infatti, seppur indispensabili, potrebbero non essere sufficienti a risalire una china che deve essere affrontata puntando anche sulla crescita.
I margini di manovra sono piuttosto limitati ma occorre assolutamente evitare che si generino quelle condizioni da “tempesta perfetta” che ci trascinerebbero in una recessione dai risvolti sociali insostenibili.
Guardando all’immediato futuro, dunque, urgono, le riforme, a partire da quella fiscale. La Uil ritiene che un primo passo decisivo verso un’inversione di tendenza possa giungere da una redistribuzione della ricchezza sufficiente ad innescare la ripresa dei consumi, condizione di partenza per una crescita del Pil e dell’occupazione. Quella redistribuzione può essere operata riequilibrando il carico fiscale a vantaggio di tutti coloro che hanno il sostituto di imposta.
La Uil continua a rivendicare, inoltre, un’immediata, vera ed efficace riduzione dei costi della politica, da perseguire attraverso una diminuzione dei livelli decisionali, una razionalizzazione dei centri di spesa e un’eliminazione degli sprechi.
Per dare continuità alla propria azione sindacale, per sostenere la richiesta di riforme necessarie alla crescita, la Segreteria nazionale ha dato mandato alle proprie strutture territoriali di organizzare tre manifestazioni, al Nord, al Centro e al Sud del Paese, per coinvolgere e sensibilizzare iscritti, simpatizzanti e cittadini sulle proposte in campo.
Le iniziative si svolgeranno a Napoli il 30 settembre, a Firenze il 14 ottobre, a Milano il 21 ottobre.
La UIL ritiene che una politica che deprima la Pubblica Amministrazione e mortifichi il lavoro pubblico sia fortemente contraria agli interessi del Paese. Occorre rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono, nel settore, l’esercizio della contrattazione ed avviare a soluzione i problemi del precariato.
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