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edilizia

Costruzioni

2 ottobre 2014 • News


Presentati i dati dell’Osservatorio Casse Edili CNCE. Nel 2014 un’ulteriore riduzione di attività del 10%. 

E’ Roma la provincia che da Ottobre 2013 a luglio 2014 registra la contrazione maggiore di attività nelle costruzioni con un -16%, seguita da Palermo e Perugia con un – 14%.

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E’ quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Casse edili CNCE del Sistema Bilaterale delle Costruzioni diffusi questa mattina in occasione della conferenza stampa di presentazione del Rapporto Formedil 2014 sulla formazione in edilizia. il confronto tra le prime 10 Casse edili rispetto alle 89 monitorate evidenzia come l’impatto della crisi abbia colpito nell’ultimo anno soprattutto le aree del Centro Sud e delle Isole, rispetto al Nord.
A fronte di una media nazionale di contrazione di attività del 10% nel Nord Ovest il calo è stato del 9% e nel nord Est del 6% contro un 11% nelle regioni del Centro e del 13/14% nel Mezzogiorno. Dinamiche simili si registrano anche per quanto riguarda le dinamiche occupazionali con il Nord che resta al di sotto della media nazionale e le Isole che arrivano a una contrazione di 15 punti in meno.
Da segnalare il dato relativo alla riduzione del numero delle imprese che, se resta in linea con gli altri indicatori nel Nord Est (-5%) e registra contrazioni più contenute nel Centro Sud rispetto alle dinamiche negative relative alle ore al numero degli operai, nel Nord Ovest tocca il 10%, un valore doppio rispetto a quello del Nord Est e superiore alla media nazionale. Il dato mette in luce un andamento decisamente anomalo rispetto all’insieme del quadro offerto da quest’area territoriale, che evidenzia un’accelerazione degli effetti della crisi sul tessuto produttivo là dove il mercato è da sempre tra i più dinamici.
Complessivamente dal 2008 al 2014 il numero delle imprese iscritte a 60 Casse edili si è ridotto del 41% (dato mese di luglio), passando da 87.895 a 52.188. Il numero degli operai è sceso da 419.92 a 223.593 con una riduzione del 47% per effetto di un calo delle ore lavorate che supera il 50%.

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